Giovedì 18 Aprile 2024

Ferrari, Bottas la prima scelta se con Raikkonen sarà addio

La conferma di Kimi dipenderà dai risultati: da Maranello prendono tempo, la decisione finale spetterà a Marchionne. In caso di separazione c'è un altro finlandese

Valtteri Bottasi, 26 anni (Afp)

Valtteri Bottasi, 26 anni (Afp)

Maranello, 1 luglio 2015 - O Raikkonen o Bottas. Qualunque sia l'epilogo del tormentone estivo, nel 2016 la Ferrari 'extra Vettel' continuerà a parlare finlandese. Infatti proprio sul connazionale di Kimi si stanno concentrando le attenzioni del Cavallino. Il diretto interessato è già pronto: dicono abbia risolto i vincoli con la Williams e con Toto Wolff, il capo della Mercedes che ne curava gli interessi. E non vedrebbe l'ora di sistemarsi accanto a Seb. Comunque non ci saranno annunci per un po', almeno fino a Monza, fermo restando che la decisione spetta a Marchionne.

Per capirci meglio, le cose stanno così. Raikkonen, ultimo campione del mondo con la Rossa nel 2007, ha un contratto in scadenza. L'azienda di Maranello ha il diritto di esercitare l'opzione per il rinnovo. Finora, non ha ritenuto di farlo. Di tempo ce n'è ancora e non per niente Arrivabene, il capo del reparto corse, continua a sostenere che la palla è nel campo di Kimi, nel senso che dai risultati dipenderà la scelta. E il presidente Marchionne, quando si materializzò a Zeltweg per il Gp d'Austria, si espresse nello stesso senso. Ma è evidente che la Ferrari non è rimasta con le mani in mano, nel frattempo.

Di sicuro, il Cavallino al massimo potrebbe offrire al finlandese 'uscente' un accordo valido solo per il 2016. Da parte sua Raikkonen ha esplicitamente dichiarato di non immaginarsi al volante di una vettura diversa. In caso di mancata conferma, presumibilmente si congederà da un mondo che, in cuor suo, non ha mai amato. E adesso veniamo al finlandese entrante (forse). Valtteri (sì, con doppia t' nel nome) Bottas è nato a Nastola nel 1989. Appartiene cioè alla penultima generazione dei drivers di F1, ambiente nel quale ha messo piede nel 2013, con la Williams. In precedenza aveva vinto un campionato di Gp3. I numeri parlano di 45 gare disputate nella massima serie. Vittorie zero, ma non ha mai avuto, onestamente, una monoposto al top. Ha collezionato complessivamente 257 punti ed è salito sul podio sette volte, l'ultima delle quali proprio a Zeltweg, quando ha approfittato della disavventura della Rossa di Vettel ai box.

Non posso dire di conoscerlo bene, del resto il tipo è taciturno come tutti i nordici, magari sarà un filo più loquace di Raikkonen, che passa per muto, ma senza esagerare. In pista è un 'manico' molto solido, difficile da sorpassare, poco incline all'errore. Non è un pilota da 'urlo', ecco. In compenso nell'ambiente ne parlano tutti con rispetto e nel confronto con un veterano come Massa, suo compagno di team, ha spesso prevalso. Che la Ferrari si voglia concedere una Bottas di vita, passatemi il gioco di parole, ci sta. Che questa sia la soluzione del Grande Enigma (perché la Mercedes continua ad essere più veloce della Rossa in qualunque condizione e su qualunque tracciato?...) invece non è vero. Non è chi guida, il problema di Maranello. E scusate se non mi stanco di ripeterlo..