Usa sotto choc, il governo pagò le pensioni a decine di nazisti

Le pensioni, pagate con l'autorizzazione del Dipartimento alla Giustizia, servivano come merce di scambio per i nazisti (anche ss e militari sospettati di crimini di guerra), per convincerli ad andarsene dagli Usa.

Arthur Rudolph, uno degli scienziati nazisti portati negli Stati Uniti dopo la guerra (Ap/Lapresse)

Arthur Rudolph, uno degli scienziati nazisti portati negli Stati Uniti dopo la guerra (Ap/Lapresse)

New York, 20 ottobre 2014  - Scandalo negli Stati Uniti, l'Ap ha rivelato che decine di nazisti espulsi dagli Usa hanno continuato a ricevere la pensione a spese dei contribuenti americani. Le pensioni sono state pagate con la benedizione del Dipartimento alla Giustizia che le ha usate come merce di scambio per i nazisti che accettavano di andarsene dagli Usa.

Secondo l'inchiesta della Ap, durata due anni, tra le persone che hanno ricevuto i benefici della Social Security americana ci sono ufficiali e militari sospettati di essersi macchiati di crimini di guerra e membri delle SS responsabili o che facevano la guardia nei campi di sterminio europei dove morirono milioni di ebrei, e non solo. 

La pensione sarebbe stata pagata anche a soldati tedeschi che parteciparono allo sterminio del ghetto di Varsavia dove furono uccisi 13 mila ebrei, e a un collaboratore dei nazisti che rese possibile l'arresto e l'esecuzione di migliaia di ebrei in Polonia.