Giustizia lumaca, a 97 anni fa causa per avere la pensione: udienza fissata nel 2018

La causa del signor Carlo è iniziata nel 2002 e dopo 10 anni la sentenza di primo grado gli ha negato l'assegno per un vizio di forma. Ora l'udienza d'appello coincide con il suo centesimo compleanno: la famiglia fa causa al ministero della Giustizia

Anziani, foto generica

Anziani, foto generica

Reggio Calabria, 21 aprile 2015 - A 97 anni senza la pensione: non è una bella condizione per il signor Carlo, che alla fine ha deciso di fare causa all'Inps per ottenere l'assegno negato. Peccato che la Corte d'appello di Reggio Calabria, città in cui risiede, dopo la sentenza di primo grado, ha fissato l'udienza per 2018, ovvero l'anno in cui compirà un secolo tondo tondo. Glie lo auguriamo, ma statistiche alla mano per il vecchietto, reggino residente in provincia di Roa, non ci sono molte speranze dii poter ottenere giustizia.

Così i suoi parenti si sono rivolti a uno studio legale-commerciale, anche al fine di perorare un'azione indennitaria e risarcitoria contro il Ministero della Giustizia. L'uomo ha fatto causa davanti alla Sezione lavoro della Corte d'Appello di Reggio Calabria, contro l'istituto di previdenza per il riconoscimento di una pensione di invalidità. "Il Signor Carlo - spiegano gli avvocati Silvia Notaro e Francesco Conte - ha iniziato nel 2002 una causa civile davanti al Tribunale di Reggio Calabria, Sezione Lavoro, per il riconoscimento della pensione di invalidità, a seguito di un aggravamento della propria condizione di salute come comprovato dai certificati medici legali e potendo beneficiare della sola pensione sociale. Dopo un decennio di processo civile, con cambiamento di ben tre avvocati e due giudici, ha ottenuto la sentenza di primo grado che gli nega il diritto alla pensione per una questione di pura forma : un difetto di notifica del ricorso introduttivo all'Inps, effettuato ai sensi dell'art. 140 cpc e non considerato valido. A seguito della lettura del dispositivo della sentenza di primo grado, nel gennaio 2015 l'uomo - spiegano i due professionisti - propone gravame alla Corte di Appello di Reggio Calabria che inizialmente fissa la prima udienza al 16.4.2015. Poi, giovedì scorso, la Corte, in considerazione dell'eccessivo carico del ruolo rinvia tutti i processi al 2017 e 2018. Per il poveretto non ci sono grandi speranze di godersi la pensione in vita".

I parenti, quindi, hanno conferito mandato ai due professionisti affinché agiscano contro il Ministero della Giustizia ai sensi della Legge Pinto "non solo - spiegano i due legali - per l'eccessiva durata del processo ma anche per il rinvio quasi "beffardo" che non tiene assolutamente conto dell'età del cittadino".