Tokyo, 26 maggio 2008 - Non era un complotto, ma semplicemente un test per un segugio antidroga quello che ha avuto come involontario protagonista un passeggero arrivato all'aeroporto internazionale Narita di Tokyo.

Quando l'uomo ha recuperato la sua valigia, a sua insaputa, all'interno era stato messo un panetto di hashish che un cane da fiuto e' stato poi incapace di trovare in un test attuato dai doganieri giapponesi. La droga era stata depositata in una scatoletta di metallo avvolta in carta da giornale, e nascosta in una valigia nera, scelta a caso tra i bagagli di passeggeri sbarcati da un volo internazionale.

''Il cane non e' stato in grado di ritrovarla, e il doganiere ha dimenticato in quale bagaglio aveva nascosto la scatoletta'', ha detto una portavoce dell'Ufficio delle dogane.

Il panetto di hashish, del peso di 142 grammi, ha un valore sul mercato giapponese di un milione di yen (circa 6.150 euro).

''Se per caso un passeggero dovesse ritrovare la droga nel suo bagaglio, lo preghiamo di consegnarcela'', ha aggiunto la portavoce. Il doganiere protagonista dell'infortunio ha ammesso di sapere che utilizzare bagagli di passeggeri per tale genere di test e' severamente vietato, ma di averlo fatto per ''migliorare le capacita' del cane da fiuto''. L'agente e' stato comunque ripreso dal capo del servizio di dogana dell'aeroporto di Narita, che ha presentato le sue ''scuse piu' sincere'' per l'incidente.

In Giappone e' vietato il possesso di stupefacenti, sia pesanti che leggere, e la legge prevede condanne fino alla reclusione per chi venga sorpreso anche con piccole quantita' di sostanze stupefacenti.