La lezione di Aron

RAYMOND Aron fu filosofo e sociologo di grandissimo prestigio internazionale, visse principalmente a Parigi e insegnò alla Sorbona e nei principali organismi culturali. Durante la seconda guerra mondiale emigrò a Londra e fu sostenitore del movimento “France libre” (guidato dal generale DeGaulle e sostenuto dal leader britannico Churchill) di Resistenza ai nazisti e ai francesi collaborazionisti. Aron, che fu a lungo anche autorevole collaboratore del “Resto del Carlino” e della “Nazione”, morì nel 1983 e tenne la sua ultima lezione al College de France, il cui testo è stato solo ora pubblicato in lingua italiana (“Libertà e uguaglianza”, Edizioni Dehoniane di Bologna). Si tratta del “testamento morale e civile” di Aron che dedicò tutta la sua vita agli studi e alla divulgazione della cultura delle libertà e del metodo della ragione, in una fase storica particolarmente acuta che vide prima la guerra mondiale al totalitarismo nazista e collaborazionista e, poi, il lungo confronto di libertà dell’Occidente verso le dittature dell’Est e dell’Ovest. Ma Aron non visse abbastanza per arrivare a vedere l’emblematica caduta del Muro di Berlino.   IN QUEST’ULTIMA sua lezione, Raymond Aron espresse ancora attualissime riflessioni, antitetiche al cinismo e alla rassegnazione, con grandi speranze nel futuro di crescita delle libertà per l’umanità, non ritenendo l’uguaglianza uno strumento di livellamento verso il basso, ma di garanzia e di potenzialità di opportunità in una società aperta. Contemporaneamente Aron definiva il costituzionalismo come la base delle garanzie di legalità ispirate ai principi di libertà e di democrazia della tradizione occidentale che si sviluppano con maturazioni progressive e senza imposizioni. Il “testamento morale e civile” di Raymond Aron è quantomai utile oggi, perché pieno di insegnamenti che sono antidoti alla decadenza morale che colpisce parti significative anche dello stesso Occidente e che già Aron indicava non solo come frutto di crisi economiche e finanziarie, ma di perdita di sostanza della vita civica. ARON concordava con Kant nel sognare una società buona, costituita di persone libere e responsabili, guidate dalla ragione. Insomma, Raymond Aron coniugava libertà e uguaglianza come eterna ricerca, nelle società occidentali, di sviluppo delle libertà nell’uguaglianza e dell’uguaglianza nelle libertà, i più evoluti orizzonti raggiunti nella storia umana.