Martedì 23 Aprile 2024

Il bonus bebè arriva dal parroco . "Duemila euro se fai tre figli"

Fondi riservati a coppie italiane cattoliche. Il battesimo è obbligatorio

Il parroco di Staggia, nel Senese, don Stefano Bimbi

Il parroco di Staggia, nel Senese, don Stefano Bimbi

Marco Brogi

SIENA

DUEMILA euro a famiglia per ogni figlio nato a partire dal terzo. Intanto gli italiani di fede cattolica, poi, se ci saranno i soldi, anche quelli stranieri, purché cattolici. È il bonus bebè fatto in casa, anzi in parrocchia. Ideato da un giovane sacerdote, don Stefano Bimbi, parroco di Staggia, piccolo borgo in provincia di Siena.

Siccome nelle famiglie le casse sono a secco da un bel po’ e con i bilanci crollano anche le nascite, per invertire la tendenza o comunque per incoraggiare babbi e mamme a mettere al mondo altri bambini, la parrocchia ha deciso di frugarsi in tasca e regalare un assegno da duemila euro a ogni famiglia con almeno tre bambini. Mica poco visti i tempi.

Tra i requisiti per ricevere i soldi figurano l’avere la cittadinanza italiana, l’essere sposati in chiesa e la residenza in questo piccolo borgo sprofondato nella campagna senese. L’assegno viene consegnato ai genitori il giorno del battesimo e quindi, oltre a quelle straniere, sono automaticamente escluse anche le famiglie di altre religioni. Le finanze, nonostante il buon cuore dei tanti parrocchiani che non lesinano offerte, non sono floride e in attesa di tempi migliori il parroco, don Stefano Bimbi, che ha avuto l’idea del bonus bebè, è costretto a fare di necessità virtù. «Se le possibilità economiche ce lo consentiranno, in futuro estenderemo il contributo anche alle famiglie straniere. Me lo auguro vivamente. Al momento siamo partiti dagli italiani, non possiamo fare di più», spiega il sacerdote. Dall’inizio dell’anno a oggi sono già quattro i bambini nati cui è andato il dote il tesoretto.

«ABBIAMO deciso – prosegue don Stefano – di aiutare le famiglie numerose con un contributo straordinario. La nostra parrocchia vuole dare un aiuto concreto in questo momento di crisi ai genitori che con coraggio accettano il dono di un figlio. Disponiamo, purtroppo, di poche risorse. Il bilancio non è rose e fiori: ciò nonostante il Consiglio per gli Affari Economici ha deciso all’unanimità il contributo fino ad esaurimento dei fondi».

Nelle parole di don Stefano il senso di una trovata (bella) che sta facendo parlare molto di sé . Il parroco è un tipo intraprendente e con la tecnologia ci sa fare. La notizia del bonus bebè l’ha fatta girare anche su Facebook e, complice il passaparola, in paese tutti sanno di questo contributo straordinario per le famiglie che crescono. Sul sito della parrocchia ci sono anche informazioni dettagliatissime su come fare per portare a casa l’assegno.

ISTRUZIONI per l’uso per babbi e mamme che il giorno del battesimo, in questo paesino medievale, hanno due motivi per festeggiare: la nascita del figlio e quei duemila euro regalati dalla parrocchia.