Giovedì 18 Aprile 2024

Parigi, alla sfilata di Dior sboccia un inedito animalier

Applausi per la donna-animale, sensuale e un po' selvaggia, creata da Raf Simons, che nel gran finale ha voluto condividere gli applausi con il suo assistente Peter Mullier

La sfilata Dior (Ansa)

La sfilata Dior (Ansa)

Parigi, 6 marzo 2015 - E' tutto nuovo, e inedito, l'animalier di Dior lanciato oggi pomeriggio alla sfilata del pret à porter del prossimo inverno dal direttore creativo della maison Raf Simons, belga classe 1968, che nel gran finale ha voluto condividere gli applausi col suo primo assistente, anche lui belga, Peter Mullier, suscitando curiosità e qualche domanda su questa sua scelta. Perchè il popolo del fashion tra i tanti arrivi e le tante partenze nelle varie maison è diventato anche un po' sospettoso, specie verso gli assistenti dei direttori creativi, specie dopo il passaggio di testimone da Gucci tra Frida Giannini ed Alessandro Michele.

Qui da Dior per Simons si è trattato senza dubbio di un gesto di gentilezza e di generosità verso la persona che lo affianca nel lavoro di ogni giorno in atelier. Ma veniamo alla sfilata, veramente bella e contemporanea, con cappotti maschili lunghi e anche colorati di rosso e di verde squillante, abiti corti sulle gambe nude che reinventano il tubino con tocchi di asimmetria e lo fanno vibrare di zebrature rosse o turchesi, mentre per gli abiti lunghi le macchie animalier, come quelle della mitica prima collezione del 1947 firmata da Monsieur Christian Dior con la rivoluzionaria stampa pantera, diventano tocchi delicati di rosa sul bianco. Ai piedi stivaletti di vernice fino a metà polpaccio e molto aderenti sulla gamba e col tacco di plexiglass creati per Dior dallo stilista italiano Francesco Russo.

Una donna-animale, sensuale e un po' selvaggia, ma alla maniera di oggi e non più aggressiva e appena uscita dalla giungla o da un eden fiorito. Simons per Dior ha cercato emozioni e uno stile che rinnova il classico con tocchi geniali ed inequivocabili.