Venerdì 19 Aprile 2024

Parigi, con Versace si apre l'Haute Couture

Domani gran giorno con Christian Dior, Valli e Mabille. Attesa per Schiaparelli

Rad Hourani

Rad Hourani

Parigi, 25 gennaio 2015 - Nella città colpita a morte dai jihadisti come ogni anno di questi giorni si compie il rito e l'arte dell'Haute Couture con un calendario stretto ma sempre di grande interesse. Assicurati controlli di polizia attenti e richiesta di documento in mano all'ingresso di ogni defilè come stasera per quello di Versace Atelier disegnato da Donatella Versace. Domani gran giorno con Christian Dior e il suo ultraminimal direttore creativo Raf Simons, poi nel pomeriggio Giambattista Valli e l'astro nascente della couture parigina Alexis Mabille.

Ma uno degli appuntamenti più attesi di questi giorni è la sfilata di Schiaparelli, mitico marchio dell'alta moda nel portafoglio di Diego Della Valle che da alcuni anni è impegnato in un grandioso rilancio. Dopo l'uscita di Marco Zanini pochi mesi fa (è stato direttore creativo per due sole stagioni), ecco ora che Schiaparelli torna alle origini e si concentra sull'heritage della maison fondata negli anni Trenta dalla vulcanica creativa italiana Elsa Schiaparelli che aveva l'atelier in Place Vendome, proprio là dove lo ha sontuosamente riaperto Diego Della Valle. L'imprenditore presidente del Gruppo Tod's vuole dare le ali a questo progetto di alta moda di supernicchia e di estremo lusso. Non c'è dunque uno stilista a guidare l'atelier ma c'è un gruppo di lavoro affiatato composto di talenti stilistici, amici, artisti impegnati nel ridare anima alle intuizioni di Elsa con tutti i simboli del brand, dai cuori ai lucchetti. Dopo la bella prova della prima collezione disegnata due anni fa da Christian Lacroix per Schiap! ecco domani che si annuncia il tocco di un altro artista, Jean Paul Goude, che offrirà la sua interpretazione d'arte al defilè. 

Sempre domani sfilerà il trentaduenne canadese ma di origini giordane Rad Hourani che manderà in passerella la sua couture unisex, per lei e per lui con la stessa impronta e gli stessi colori. E siccome dopo la sfilata a Milano di Gucci, che ha segnato la prima rivoluzione del nuovo direttore creativo Alessandr Michele con la svolta delicata ed efebica di alcuni look, c'è una gran confusione nel mondo del fashion sui generi maschile e femminile e sulle loro contaminazioni, ecco che l'unisex pare una via di saggezza.