Mercoledì 24 Aprile 2024

Pasqua, il messaggio di Papa Francesco per le vittime del terrorismo

La Benedizione Urbi et Orbi dedicata alle vittime degli attacchi terroristici e ai migranti. Di fronte alle "voragini spirituali e morali dell'umanità", solo "un'infinita misericordia può darci salvezza"

Piazza San Pietro affollata di fedeli per la Pasqua (Ansa)

Piazza San Pietro affollata di fedeli per la Pasqua (Ansa)

Città del Vaticano, 27 marzo 2016 - Un appello alla pace arriva dal Papa nella benedizione Urbi et Orbi di Pasqua celebrata oggi in una piazza San Pietro blindata dopo i recenti attentati. Francesco, che non ha rinunciato al suo giro in Papa mobile senza protezioni, ha dedicato la sua omelia ai martiri dei nostri giorni - i migranti e le vittime del terrorismo - invitando i tanti fedeli a non cedere alla paura. 

LE VITTIME DEL TERRORISMO - "Il mondo è pieno di persone che soffrono nel corpo e nello spirito, mentre le cronache giornaliere si riempiono di notizie di efferati delitti". Di fronte alle "voragini spirituali e morali dell'umanità", solo "un'infinita misericordia puo' darci salvezza". Solo Dio "può riempire col suo amore questi vuoti, questi abissi, e permetterci di non sprofondare". Così Bergoglio ha pregato nel messaggio pasquale, letto dalla Loggia di San Pietro. Nella benedizione Urbi et Orbi il Papa è tornato sugli attacchi terroristici  in "Belgio, Turchia, Nigeria, Ciad, Camerun e Costa d'Avorio", pregando affinché "il Signore Gesù stimoli la nostra vicinanza alle vittime del terrorismo, forma cieca ed efferata di violenza che non cessa di spargere sangue innocente". 

Ma il Papa invita a non soccombere alla paura "dinanzi al male che sembra avere la meglio nella vita di tante persone".  E' la consolante parola del Signore: "Non abbiate paura! Io ho vinto il mondo!'". Come scrive sul suo account Instagram,  "con le armi dell'amore, Dio ha vinto l'egoismo e la morte".  "Oggi - ha detto Francesco nel messaggio di Pasqua - è il giorno fulgido di questa vittoria". Il giorno della Resurrezione. 

LA SIRIA - Bergoglio augura "sentieri di speranza alla cara Siria, Paese dilaniato da un lungo conflitto, con il suo triste corteo di distruzione, morte, disprezzo del diritto umanitario e disfacimento della convivenza civile" e auspica che "con buona volontà e la collaborazione di tutti" si raccolgano "frutti di pace" e si avvii la costruzione "di una società fraterna". Una preghiera anche per le altre zone di Mediterraneo e Medio Oriente, come Iraq, Yemen e Libia, luogo di conflitti esasperato.

I MIGRANTI - Nelle parole del Pontefice non manca mai un pensiero rivolto ai profughi: "Il Cristo risorto ci invita a non dimenticare gli uomini e le donne in cammino alla ricerca di un futuro migliore, schiera sempre più numerosa di migranti e di rifugiati - tra cui molti bambini - in fuga dalla guerra, dalla fame, dalla povertà e dall'ingiustizia sociale. Questi nostri fratelli e sorelle, sulla loro strada incontrano troppo spesso la morte o comunque il rifiuto di chi potrebbe offrire loro accoglienza e aiuto".