Venerdì 19 Aprile 2024

Papa Francesco e le donne, la storica: "Ora più voce a laiche e religiose"

"Meritano posti di vertice". Scaraffia e la svolta di Papa Francesco: le innovazioni vanno accettate

Papa Francesco (Olycom)

Papa Francesco (Olycom)

Città del Vaticano, 17 settembre 2015 - "PAPA Francesco come sempre è riuscito a toccare un punto concreto e direi anche dolente. Non parla della donna in generale come hanno fatto altri Papi ma tocca i punti controversi dell’esegesi classica secondo cui Eva è quella che fa cadere Adamo nel peccato. Lui invece dà un’interpretazione diversa". Lo afferma Lucetta Scaraffia, professore di storia, editorialista dell’Osservatore romano, e prima firma femminile nella storia di questo giornale.

Che cosa pensa delle parole di Bergoglio sulla donna? "Il Papa ha parlato del ruolo della donna nella famiglia ed è in questo contesto che ha distrutto uno stereotipo, quello della donna tentatrice che nella Chiesa ha avuto molta fortuna". 

Che prospettive può aprire ora questa nuova visione?  "Quello che io mi auguro è che si dia più ascolto alla voce delle donne nella Chiesa, dove sono come invisibili, per nulla ascoltate, mentre avrebbero tanto da dire". 

A cosa pensa?  "Si potrebbe fare molto di più. Per esempio al prossimo sinodo sulla Famiglia si dovrebbe dare più voce all’altra metà del cielo, ascoltare soprattutto le religiose che sono l’80 per cento dei consacrati nel mondo. Gravissimo che non abbiano voce". 

Francesco chiede anche una nuova alleanza tra uomo e donna contro le colonizzazioni attuali. Che cosa significa?  "Dopo il cambiamento enorme che ha avuto la condizione femminile nel mondo e nella storia, anche il rapporto uomo-donna va ripensato su basi nuove".

Fin dall’inizio del suo pontificato Francesco ha incoraggiato a valorizzare le donne nella Chiesa. Effettivamente che cosa è cambiato? Resiste la misoginia?  "Sempre quando le donne sono entrate per la prima volta in nuovi ambiti ci sono state resistenze ma poi si è capito ovunque che questa innovazione andava fatta e che deve essere accettata. Penso che sarà così anche per la Chiesa. Di novità poi ce ne sono, ad esempio il nostro mensile Donna Chiesa Mondo, collegato all’Osservatore romano. E poi c’è un aspetto importante di visibilità anche nelle commissioni che il Papa ha istituito e in cui ha messo esponenti femminili come il caso di Marie Collins, ex vittima, nella Commissione anti-abusi".

Una donna, Mariella Enoc, è stata nominata da Francesco presidente del Bambin Gesù, ruolo inedito per una figura femminile. Servono più donne anche nei posti di vertice della Chiesa? "Certamente, e lo scopo è anche quello che siano riconosciute eguali capacità a far parte a pieno titolo dell’istituzione. Ma io mi aspetto che le donne insegnino nei seminari e che con i sacerdoti si costruisca un rapporto diverso. Per ora l’unica cosa che sacerdoti e consacrati uomini conoscono delle suore è che lavano e gli preparano da mangiare". 

Una volta la Chiesa dava la caccia alle streghe, ora il Papa dice che la donna non è tentatrice. Francesco riuscirà a sovvertire il cliché dalle radici millenarie? "Sono fiduciosa. Ricordiamoci che la Chiesa ha stabilito la parità spirituale tra uomini e donne, così come nel matrimonio uomo e donna acquisiscono gli stessi diritti. Nella Chiesa c’è una fortissima tradizione di emancipazione femminile, basta che se ne renda conto. Quanto alle streghe, le hanno bruciate anche i protestanti".