Bergoglio commosso: "Anche il Papa ha famiglia, grazie per le condoglianze"

Un Pontefice commosso ha ringraziato le condoglianze presentate a nome dei fedeli dai diversi speaker dei gruppi linguistici. Papa Francesco ha anche incontrato dirigenti e giocatori del 'suo' San Lorenzo che gli hanno portato la Coppa Libertadores di recente conquistata

Papa Francesco in aula Paolo VI (Ap/Lapresse)

Papa Francesco in aula Paolo VI (Ap/Lapresse)

Città del Vaticano, 18 agosto 2014  - "Anche il Papa ha una famiglia: eravamo 5 fratelli con 16 nipoti, e uno di questi nipoti ha avuto un incidente stradale e ha perso la moglie e due bambini piccolini. Ed ora è in stato critico". Papa Francesco risponde così alle condoglianze presentate a nome dei fedeli dai diversi speaker dei gruppi linguistici nell'aula "Paolo VI". "Vi ringrazio tanto, davvero", dice con voce commossa.

CONDOGLIANZE IN SPAGNOLO E PORTOGHESE - Nel corso dell'Udienza Generale di oggi, gli speaker delle lingue spagnola e portoghese hanno presentato al Papa - a nome dei fedeli presenti nell'Aula 'Paolo VI' - le più sentite condoglianze per la grave perdita dei suoi familiari". Come è noto sono morti in un incidente stradale in Argentina la giovane moglie e i due figli piccoli di un nipote diretto del Pontefice, figlio cioè di un fratello di Jorge Mario Bergoglio. Quando è stato il suo turno, anche lo speaker di lingua italiana ha presentato al Papa le condoglianze a nome dei fedeli presenti.

IL PAPA ALZA LA COPPA  - Nell'aula "Paolo VI", Papa Francesco ha trovato ad aspettarlo dirigenti e calciatori della sua squadra del cuore, il San Lorenzo, vincitrice nei giorni scorsi della prestigiosa Coppa Libertadores, il più importante trofeo continentale. E li ha salutati con grande affetto, scambiando con alcuni di loro baci e abbracci. 

"In modo speciale saluto la squadra campione d'America, il San Lorenzo che è parte della mia identità culturale". 

I giocatori del San Lorenzo poi hanno consegnato al Papa la Coppa Libertadores, da loro vinta nei giorni scorsi. E Papa Francesco l'ha presa nelle mani. Si tratta del trofeo più prestigioso del Continenente e la coppa è in argento e le notevoli dimensioni la rendono molto pesante. 

Sul'aereo che lo riportava a Roma da Seul, Papa Francesco aveva detto che la vittoria del "suo" San Lorenzo nella Coppa Libertadores, cioè il campionato continentale dei club, è stata "più che una buona notizia dopo il secondo posto del Brasile", ma certamente "non un miracolo" procurato dalle sue preghiere. Francesco aveva anche raccontato di aver appreso la notizia della Coppa quando era già in Corea: "me lo hanno detto e ho saputo che vengono mercoledì, aveva spiegato. Nell'occasione il Papa si era sentito in dovere di ostentare una poco credibile imparzialità ricordando che "l'Udienza Generale è pubblica", dunque l'iniziativa di far arrivare i suoi beniamini non è stata sua. Ma poi aveva ammesso: "il San Lorenzo è la squadra della quale tutta la mia famiglia era tifosa". "Mio papà - aveva ricostruito - era giocatore di basket nella stessa società e con mamma andavamo sempre agli impianti sportivi del San Lorenzo, al gassometro". "Così - aveva concluso - la vittoria della Coppa la vivo con gioia. Ma miracoli no...".

CRISTO NON ANNULLA LE CULTURE - "Nella storia della fede in Corea si vede come Cristo non annulla le culture, Cristo non annulla le culture, non sopprime il cammino dei popoli che attraverso i secoli e i millenni cercano la verità e praticano l'amore per Dio e il prossimo. Cristo non abolisce ciò che è buono, ma lo porta a compimento". Lo afferma Papa Francesco nella cetechesi all'Udienza Generale di oggi, dedicata al recente viaggio in Corea. Secondo il Pontefice, "ciò che invece Cristo combatte e sconfigge è il maligno, che semina zizzania tra uomo e uomo, tra popolo e popolo; che genera esclusione a causa dell'idolatria del denaro; che semina il veleno del nulla nei cuori dei giovani". 

APPRENSIONE PER IL NIPOTE - Rimangono critiche le condizioni di Emanuel Bergoglio, il nipote del Papa ricoverato in una clinica a Cordoba dopo il grave incidente d'auto nel quale hanno perso la vita la moglie e i due figli piccoli. L'uomo, 38 anni, è stato sottoposto a due interventi, il primo subito dopo l'incidente d'auto, il secondo ieri sera. Escluso il trasferimento in un'altra struttua, "in queste ore è importante che non abbia un peggioramento", ha sottolineato il medico, senza escludere la possibilità di una nuova operazione. Oggi si sono svolti a Buenos Aires i funerali dei familiari morti, in una cerimonia intima senza la presenza della stampa.