Venerdì 19 Aprile 2024

Papa Francesco: "Il Big Bang non contraddice l'esistenza di Dio"

Lo ha affermato Papa Francesco in un discorso rivolto alla Pontificia Accademia delle Scienze: "Quando leggiamo nella Genesi il racconto della Creazione rischiamo di immaginare che Dio sia stato un mago, con tanto di bacchetta magica in grado di fare tutte le cose. Ma non è così. Egli ha creato gli esseri e li ha lasciati sviluppare secondo le leggi interne che Lui ha dato ad ognuno"

Papa Francesco (Ap/Lapresse)

Papa Francesco (Ap/Lapresse)

CdV, 27 ottobre 2014 - "Il Big-Bang, che oggi si pone all'origine del mondo, non contraddice l'intervento creatore divino ma lo esige. L'evoluzione nella natura non contrasta con la nozione di Creazione, perché l'evoluzione presuppone la creazione degli esseri che si evolvono". Lo ha affermato Papa Francesco in un discorso rivolto alla Pontificia Accademia delle Scienze. "Dio - ha sottolineato - non è un demiurgo o un mago, ma il Creatore che dà l'essere a tutti gli enti. L'inizio del mondo non è opera del caos che deve a un altro la sua origine, ma deriva direttamente da un Principio supremo che crea per amore".

"Quando leggiamo nella Genesi il racconto della Creazione rischiamo di immaginare - ha osservato Papa Bergoglio - che Dio sia stato un mago, con tanto di bacchetta magica in grado di fare tutte le cose. Ma non è così. Egli ha creato gli esseri e li ha lasciati sviluppare secondo le leggi interne che Lui ha dato ad ognuno, perché si sviluppassero, perché arrivassero alla propria pienezza. Egli ha dato l'autonomia agli esseri dell'universo al tempo stesso in cui ha assicurato loro la sua presenza continua, dando l'essere ad ogni realtà. E così la creazione è andata avanti per secoli e secoli, millenni e millenni finché è diventata quella che conosciamo oggi". 

"Quindi allo scienziato, e soprattutto allo scienziato cristiano, corrisponde l'atteggiamento di interrogarsi sull'avvenire dell'umanità e della terra, e, da essere libero e responsabile, di concorrere a prepararlo, a preservarlo, a eliminarne i rischi dell'ambiente sia naturale che umano. Ma, allo stesso tempo, lo scienziato dev'essere mosso dalla fiducia che la natura nasconda, nei suoi meccanismi evolutivi, delle potenzialità che spetta all'intelligenza e alla libertà scoprire e attuare per arrivare allo sviluppo che è nel disegno del Creatore". Per Papa Francesco, "per quanto limitata, l'azione dell'uomo partecipa della potenza di Dio ed è in grado di costruire un mondo adatto alla sua duplice vita corporea e spirituale. "Dio e Cristo - infatti - camminano con noi e sonopresenti anche nella natura, come ha affermato l'apostolo Paolo nel discorso all'Areopago dicendo che 'In Dio infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo".

"Quando, al sesto giorno del racconto della Genesi, arriva la creazione dell'uomo, Dio dà all'essere umano un'altra autonomia, un'autonomia diversa da quella della natura, che è la libertà: dice all'uomo di dare il nome a tutte le cose e di andare avanti nel corso della storia. Lo rende responsabile della creazione, anche perché domini il Creato, perché lo sviluppi e così fino alla fine dei tempi". Lo ha affermato Papa Francesco nel discorso alla Pontificia Accademia delle scienze. All'uomo, ha spiegato, è stato di "costruire un mondo umano per tutti gli esseri umani e non per un gruppo o una classe di privilegiati".

Secondo Papa Francesco, "l'azione dell'uomo, quando la sua libertà diventa autonomia, che non è libertà, ma autonomia, distrugge il creato e l'uomo prende il posto del Creatore. E questo è il grave peccato contro Dio Creatore". Invece - ha spiegato nel discorso alla Pontificia Accademia delle Scienze - se uno scienziato si pone in un atteggiamento di gratitudine e adorazione, "questa speranza e fiducia in Dio, Autore della natura, e nella capacità dello spirito umano sono in grado di dare al ricercatore un'energia nuova e una serenità profonda".