Sabato 20 Aprile 2024

Coppia massacrata a Palagonia: "C'erano complici, non escluso italiani"

Il Gip: "Impossibile per un unico giovane gestire contemporaneamente le diverse azioni criminose". Il procuratore: "Tra le ipotesi anche la complicità di italiani". Si aggrava la posizione di Kamara: l'ivoriano sarà accusato, oltre che del duplice omicidio, anche di violenza sessuale

Le salme di Vincenzo Solano, 68 anni, e di Mercedes Ibanez, di 70  (Ansa)

Le salme di Vincenzo Solano, 68 anni, e di Mercedes Ibanez, di 70 (Ansa)

Catania, 4 settembre 2015 - Mamadou Kamara era nella villa di Palagonia durante il crimine in cui due coniugi sono stati massacrati. E non era solo. Sono queste le conclusioni del Gip Maria Ivana Cardillo riportate nell'ordinanza di arresto dell'ivoriano. "L'indagato possiede una spiccata propensione a commettere reati gravi", sottolinea la Cardillo. Secondo il giudice avrebbe avuto dei complici perché è "impossibile per un unico giovane di corporatura media di 'gestire' contemporaneamente le diverse azioni criminose compiute con una barbarie inaudita nei confronti" dei coniugi di Palagonia. Tra gli elementi di accusa anche un pezzo di una collanina che Kamara aveva nel borsone e una polo blu con riporto rosso nel colletto trovata in casa delle vittime. Il 18enne continua a proclamarsi innocente e a difendersi sostenendo di avere trovato il borsone e che i vestiti che indossava, taglia 56, fossero i suoi. Comprese le scarpe da lavoro, come le ha chiamate, ma che erano delle ciabatte di Vincenzo Solano, riconosciute dalle figlie dalla vittima.

"COMPLICI ITALIANI" - Se i complici c'erano, non è detto fossero stranieri. Il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, che indaga sull'omicidio della coppia di coniugi di Palagonia, rivela: "L'ipotesi che vi possano essere persone di nazionalità italiana che abbiano detto al migrante che in quella casa poteva esserci un 'tesoretto' è al vaglio degli inquirenti". Per il delitto di Vincenzo Solano, 68 anni e di Mercedes Ibanez, 70 anni, uccisi nella loro villa nel Catanese, al momento è in carcere un ivoriano di 18 anni,  Mamadou Kamara, che era ospite al centro Cara di Mineo. 

"La scena del crimine è raccapricciante. Nella casa c'erano macchie di sangue dappertutto. Questo testimonia l'indole criminale da parte del giovanissimo ragazzo che ha solo 18 anni. Ci sono elementi talmente gravi che in breve tempo, ritengo, porteranno ad una sentenza di condanna. Quando commette il duplice omicidio, si cambia di vestiti, mette tutto in uno zaino e fa rientro al Cara". Ha continuato il procuratore Verzera.

Kamara è anche accusato di violenza sessuale: "Dall'accertamento autoptico è stato riscontrato con certezza che l'ivoriano ha abusato della donna". Nella richiesta di convalida del fermo compare anche il capo di imputazione per la violenza sessuale.

IVORIANO TRADITO ANCHE DA UN VIDEO  - È dalla visione da parte della polizia di Stato delle immagini del circuito di video sorveglianza che la squadra mobile della Questura di Catania, per il duplice omicidio in villa di Palagonia, ha ricostruito i tempi in cui Kamara Mamadou ha agito la notte tra sabato e domenica scorsi. Dai fotogrammi si nota Kamara che esce dal Cara alle 23:58 alla guida di una bici, con uno zaino mono spalla di colore arancione. Alle 2:13, passa lungo via Palermo, davanti casa dei coniugi, alle 2:16, percorre una stradina adiacente che porta solo a 'Villa Solano', alle 5:14 e alle 5:15 è di nuovo in strada, alle 5:22 ha un sacco appeso alla bici, mentre un altro sarà trovato in casa delle vittime e alle 6:20 fa rientro al Cara. "Aspettiamo ulteriori esami della scientifica per affermare o escludere che Kamara abbia agito da solo o con dei complici", ha detto il capo della Mobile di Catania, Antonio Salvago che ha aggiunto che "l'arma per assassinare Vincenzo Solano potrebbe essere un 'estrattore' utilizzato in genere dai meccanici, una tronchesina è uno sgabello usati per colpire entrambi".

Altri indizi collocano l'ivoriano sul luogo del delitto, nella villetta di Palagonia, dei coniugi Solano: un suo anello trovato nella casa, che si vedeva indosso a Mamadou Kamara in alcune foto estrapolate dal suo cellulare e due biglietti aerei delle vittime. Accertamenti sono in corso anche su tracce trovate sulle unghie dei due coniugi.