Giovedì 25 Aprile 2024

L'uomo dei miracoli

PADRE Pio è scomodo, come San Gennaro, per quanti come me non credono. Le chiese sono vuote, per l’Anno Santo a Roma non arrivano folle di fedeli, invece, per accogliere le spoglie del cappuccino, i devoti accorrono a migliaia e bloccano il traffico. Nel giudicare questa manifestazione di fede popolare, è facile cadere nel peccato di arroganza intellettuale. Un peccato grave anche per gli atei, specie loro. Il santo di Pietrelcina affascinava i credenti quando era in vita, si andava da lui perché intercedesse, qualunque cosa si desiderasse, la salute, un posto di lavoro, l’amore. E, a quanto raccontano coloro che lo incontrarono, era persino burbero. Paterno ma severo. La fede non è mai facile. Venerato da vivo, quanto lo è oggi, quasi mezzo secolo dopo. Non tutti venivano esauditi, anzi pochi. Ma tutti tornavano rasserenati dal pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo. In un tempo come l’attuale, dove non si hanno più ideali, credere in qualcosa per molti è vitale. Non posso dimostrarlo, ma sono convinto che dietro le spoglie di Padre Pio a Roma siano andati in processione anche uomini e donne non più credenti. Già trovarsi sperduti in una folla che spera, per alcuni sarà stato un conforto.

LA DEVOZIONE per Padre Pio, che in passato non piacque a diversi cardinali e un paio di pontefici, non è in contrasto con la religione cattolica. Ci sfugge la sua materialità e la sua umanità: Cristo diventa uomo, e a messa da duemila anni si trasforma in pane e in vino, gli alimenti dei poveri. Realmente, per chi crede. Si ha fiducia in Padre Pio perché era ed è un uomo. Solo i cattolici hanno il privilegio di venerare dei santi, vicini a Dio, ma sempre umani come noi. I luterani hanno rinunciato ai santi. Una religiosità mediterranea, semplice, carnale cui guardano con nostalgia. Ieri, l’austera “Frankfurter Allgemeine”, il quotidiano dei banchieri, ha messo Padre Pio in prima pagina, notizia del giorno. E l’articolo non è affatto ironico. “Der lange Weg des Padre Pio,” il lungo viaggio fino a Roma, non è stata un’operazione commerciale. I suoi devoti sono come lui, i più poveri tra i poveri. Chi non crede non dovrebbe sorridere di loro, ma cercare di capire la forza che li muove.