Renzi propone all'Onu i "caschi blu della cultura"

Il premier: "L'Italia non interverrà in Siria". Poi sottolinea l'importanza del bilaterale tra Putin e Obama e loda il viaggio di Papa Francesco a Cuba e negli Usa: "E' stato capace di suscitare speranze in tutti"

Matteo Renzi con Ban Ki-moon al palazzo di vetro dell'Onu (Ansa)

Matteo Renzi con Ban Ki-moon al palazzo di vetro dell'Onu (Ansa)

New York, 28 settembre 2015 - Anche il premier italiano Matteo Renzi interviene sulla questionesiriana a margine dell'assemblea: "Se la posizione di tutta la comunità internazionale sulla Siria fosse stata la stessa avremmo risolto da quel dì. La questione è complicata. Intanto è molto positivo il bilaterale tra Putin e Obama - spiega Renzi - L'Italia farà la sua parte senza intervenire in questo contesto in Siria perché mancano anche i presupposti giuridici al di là delle valutazioni politiche", ha detto ancora il premier.

I CASCHI BLU DELLA CULTURA - L'Italia sta lavorando a un'iniziativa volta a creare un'unità speciale - formata da carabinieri del comando per la protezione del patrimonio culturale - che avrà il compito di proteggere i tesori artistici nelle aree di crisi, di guerra o dove si sono verificati disastri naturali,  ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo a un incontro sul peacekeeping nell'ambito dell'Assemblea generale dell'Onu. Si tratta di una task force di carabinieri specializzati, da mobilitare su richiesta dell'Unesco, per tutelare il patrimonio culturale del mondo in situazioni di emergenza. "Unite4Heritage" l'ha battezzata Renzi. "Questa task force sarebbe in grado di operare in situazioni di disastri naturali o conflitti armati (nella fase inziale e in quella di stabilizzazione) con compiti operativi e di training - ha spiegato il premier - per proteggere il patrimonio culturale". Si basa su un modello "sviluppato con successo a livello nazionale", ha precisato, e gli stati membri "potrebbero contribuire con esperti, studenti, archeologi, organizzazioni specializzate non governative per operazioni composite".

BUON CLIMA - Quanto poi all'incontro avuto ieri con la comunità finanziaria, Renzi pare soddisfatto: "E' stato buono, molto buono. C'è un clima di ritrovata fiducia verso l'Italia", ha detto il premier. "Che l'Italia sia stimata all'estero è un fatto positivo ma non riguarda me - aggiunge Renzi - la cosa cruciale è che siano stimati gli imprenditori italiani che fanno export, che siano stimati i ricercatori e gli studenti italiani ma soprattuto che l'Italia non sia vista come soltanto un meraviglioso luogo di vacanze - e dobbiamo fare di più per incrementare il turismo - ma che sia vista come la più grande sorpresa d'Europa". 

Il premier ha poi annunciato che il presidente iraniano Hassan Rohani sarà in visita in Italia a novembre. Ieri Renzi ha visto proprio Rohani.

IL PAPA - Il premier parla poi del viaggio di Bergoglio: "Papa Francesco per il viaggio che ha fatto credo sia davvero impressionante, per chi legge un giornale e per chi parla con i leader. Ha avuto un grande effetto e impatto, oggi è stato citato anche dal Presidente Obama e credo che il ruolo di Papa Francesco sia stato determinante per l'accordo su Cuba. E' stato capace di suscitare speranze in tutti".  Parlando poi delle cose italiane, Renzi  conferma che "nella Legge di Stabilita ci sara l'eliminazione della tassa sulla prima casa da ora e per sempre. Ricordo alla Ue che il compito della Ue non e' mettere bocca su quali scelte fiscali fa uno Stato". E sull'Europa sottolinea: "Non deve decidere al posto dei singoli governi quali scelte fiscali vanno fatte. Quali tasse ridurre lo decidiamo noi, non un euroburocrate".