Studente ucciso a fucilate a Nuoro, svolta nelle indagini: 2 arresti

Gli inquirenti: "Ucciso per vendetta". I due sono anche accusati dell'omicidio del 28enne Stefano Masala

Il feretro di Gianluca Monni, il 19enne ucciso alla fermata del bus in Sardegna (Ansa)

Il feretro di Gianluca Monni, il 19enne ucciso alla fermata del bus in Sardegna (Ansa)

Nuoro, 25 maggio 2016 - Svolta nelle indagini per gli omicidi di Gianluca Monni e Stefano Masala. A oltre un anno da quell'8 maggio 2015, quando Monni, 19enne di Orune (Nuoro), venne freddato a colpi di fucile mentre attendeva il pullman per andare a scuola, i Carabinieri hanno eseguito 3 arresti legati alla vicenda ed effettuato diverse perquisizioni. Lo studente, secondo la ricostruzione degli inquirenti, è stato ucciso per vendicare un'offesa. Gli arrestati sono Paolo Enrico Pinna, 18 anni, di Nule, all'epoca dei fatti minorenne, e il cugino Alberto Cubeddu, 21 anni, allevatore di Ozieri (Sassari).  La terza persona arrestata è accusata solo di detenzione di armi.

IL CASO MASALA - Pinna e Cubeddu sono anche accusati del sequestro di persona a scopo di rapina e dell'omicidio premeditato del 28enne Stefano Masala di Nule (Sassari), di cui si erano perse le tracce il giorno prima dell'omicidio di Monni. I due sono accusati della distruzione del suo cadavere (ancora non ritrovato), dell'incendio della vettura di Masala, utilizzata per compiere l'omicidio di Monni. La Opel Corsa grigia di Masala risulta immortalata dalle telecamere a Orune la mattina del delitto. Un particolare che mette in stretta relazione i due fatti. La Opel del giovane, secondo gli inquirenti sarebbe stata usata dai killer dello studente che poi l'hanno bruciata. 

IL MOVENTE - Paolo Enrico Pinna, di Nule, minorenne all'epoca dei fatti, era stato picchiato e umiliato, e privato della sua pistola da parte di Monni e dei suoi amici durante una festa di paese la notte tra il 13 e il 14 dicembre 2014. In quella circostanza Pinna avrebbe infastidito la fidanzata dello studente di Orune, che ha reagito picchiando il minorenne. E quando Pinna ha puntato una pistola sullo studente, gli amici di Gianluca Monni lo hanno disarmato e pestato violentemente. Il delitto sarebbe quindi il frutto di una vendetta, riferita a questo episodio.

DESTINO BEFFARDO - La svolta nelle indagini arriva proprio nel giorno del funerale della madre di Stefano Masala. Carmela Dore, 59 anni, è deceduta ieri dopo un anno di sofferenze. Dopo la scomparsa del figlio, la donna si era ammalata di un male che in poco tempo l'ha costretta a letto consumandola giorno dopo giorno. La scomparsa del figlio, per Carmela Dore, è stato un dolore troppo grande, anche se non ha mai smesso di sperare che il figlio potesse ritornare a casa. Ma per gli inquirenti ormai non c'erano più dubbi: anche Stefano era stato ucciso.