Giovedì 25 Aprile 2024

Mediorente, l'Olp: "Stop al coordinamento di sicurezza con Israele"

Il Comitato centrale motiva la decisione "con la sistematica violazione" da parte di Israele "dei suoi obblighi in relazione agli accordi firmati".

Gerusalemme coperta dalla neve (Ansa)

Gerusalemme coperta dalla neve (Ansa)

Ramallah, 5 marzo 2015 - L'Olp non coopererà più con Israele per la sicurezza. L'ha annunciato il comitato centrale dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, attualmente guidata dal presidente Mahmoud Abbas. Alla base della decisione c'è, a detta del comitato centrale, la sistematica "violazione da parte di Israele obblighi accordi firmati". La decisione - che sembra rimettere in questione uno dei punti centrali degli Accordi di Oslo degli anni '90 - è potenzialmente esplosiva per il futuro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), "strangolata" finanziariamente dallo stato ebraico, che ha bloccato i trasferimento dei dazi doganali raccolti per conto dell'Anp stessa. Il rischio è uno scioglimento dell'Anp del presidente Abu Mazen creata nel 1994, anche perché le decisioni dell'Olp sono di solito vincolanti. L'Olp ha anche chiesto alla "potenza occupante di assumersi tutte le sue responsabilità verso il popolo palestinese nello stato della Palestina occupata, la Cisgiordania, Gerusalemme Est e Gaza". "Lo Stato ebraico - prosegue il comunicato - dovrebbe assumersi tutte le sue responsabiltà nei confronti del popolo palestinese nello Stato occupato di Palestina in quanto un'autorità occupante ai sensi del diritto internazionale". Queste decisioni arrivano sullo sfondo della campagna elettorale in Israele, in vista delle elezioni politiche previste il 17 marzo e per le quali il primo ministro Benjamin Netanyahu è favorito per la riconferma.