Martedì 16 Aprile 2024

Roma 2024, il Coni ritira la candidatura

Malagò: non ci saranno le Olimpiadi nell'Urbe per il no della Raggi dovuto solo a motivi ideologici e demagogici

Giovanni Malagò (Ansa)

Il presidente del Comitato olimpico nazionale, Giovanni Malagò parla al CONI durante la conferenza stampa a Roma, 11 ottobre 2016. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Roma, 11 ottobre 2016 - Il Coni s'arrende ufficialmente e rinuncia alla candidatura alle Olimpiadi di Roma 2024. "Questo è il giorno più triste della mia presidenza perché quando un intero movimento si ferma a pochi metri dal traguardo in assoluto è una cosa triste. Lo sport comunque non esce sconfitto, ma a testa alta e vittima di questo contesto storico".

Sentire le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò: "La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha liquidato in cinque righe la candidatura senza entrare nel merito. Questa mattina ho scritto al Cio la lettera con la quale interrompiamo il percorso di candidatura di Roma 2024".

Il crack. "Ho sempre sostenuto che per portare avanti questo progetto servivano tre gambe ma una di queste, secondo me e secondo la stragrande maggoranza degli italiani, per motivi ideologici e demagogici è venuta a mancare quindi sono stato costretto mio malgrado ad interrompere questo percorso ad 11 mesi dal traguardo. Un progetto che sarebbe stato difficile da battere. Per fare ragionamenti sui Giochi dobbiamo prima rimarginare le ferite portate dall'ideologia e dalla demagogia".

Ricucire lo strappo. "Ho deciso di candidare Milano per la sessione del Cio del 2019. Credo sia il primo passo per riavvicinare l'Italia. Fatta eccezione per quella tenutasi a Torino nel 2006 manca dall'Italia da 50 anni. Ne ho parlato con il presidente del Comitato Olimpico, Thomas Bach, con il governatore Maroni e con il sindaco Sala che si sono detti entusiasti".

Ancora sui grillini. "Hanno detto che è da irresponsabili dire 'sì' alla candidatura di Roma 2024. Io dico che è irresponsabile dire no. Dire no ai soldi del Cio e del governo con il quale si sarebbero potute fare opere utili per la città così come è irresponsabile rinunciare a 177mila posti di lavoro. Ho provato a parlare con Beppe Grillo senza riuscirc. Se avessi incontrato la sindaca Raggi le avrei detto che avrei fatto di tutto per portare le Olimpiadi in modo lecito a Roma. Invece con la sindaca non ho mai potuto parlare",

Il team che non c'è stato. "Nella mia testa avrei avuto tre nomi per una governance ideale per Roma 2024. Presidente del comitato organizzatore Nerio Alessandri (patron della Technogym, ndr). A supervisionare il tutto il senatore a vita architetto Renzo Piano e la terza persona era il generale Enrico Cataldi, procuratore generale dello sport. Sarebbe stato difficile dire di no a questi nomi".

Fine della corsa. "Da oggi ufficialmente il comitato promotore va in liquidazione. Il piano alternativo c'era, e formalmente esiste ancora. Ma c'è un problema: malgrado questa squadra strepitosa non ci votano più. Non abbiamo più credibilità su questa candidatura. Questa è la realtà dei fatti. Non abbiamo nessuna intenzione di ricorrere al Tar. Se saranno altri non ci riguarda".