Mercoledì 24 Aprile 2024

Impiantato l'occhio bionico, prima volta al mondo

L'operazione nel Regno Unito su una persona che aveva perso la vista a causa di una degenerazione maculare senile

Raymond Flynn, affetto da retinite pigmentosa, con Paulo Stanga, il chirurgo che l'ha operato

Raymond Flynn, affetto da retinite pigmentosa, con Paulo Stanga, il chirurgo che l'ha operato

Manchester, 22 luglio - Per la prima volta al mondo un occhio bionico è stato impiantato per curare una severa malattia della retina e ha restituito la vista a un uomo di 80 anni affetto da degenerazione maculare senile secca, una forma morbosa per la quale farmaci come i ben noti anticorpi monoclonali, LFG316 o anti-VEGF, non sono ancora pronti. L' annuncio è stato dato nel Regno Unito dal chirurgo Paulo Stanga del Manchester Royal Eye Hospital e dall'azienda Second Sight che produce il dispositivo. Per la prima volta da anni, il paziente, Ray Flynn, riesce a vedere contorni di persone e oggetti.

L'intervento chirurgico è stato effettuato il 16 giugno e l'impianto di retina artificiale è stato attivato nel paziente per la prima volta il primo luglio, oggi è stata sciolta la prognosi e dichiarato il successo terapeutico. Secondo gli specialisti, grazie alla riabilitazione, la vista del paziente continuerà a migliorare. La sperimentazione ha l'obiettivo di verificare se pazienti ciechi, con totale perdita della visione centrale a causa della degenerazione maculare senile, possano trarre benefici da una retina artificiale. Attualmente le indicazioni per l'uso di protesi retiniche sono limitate a casi di retinite pigmentosa ben selezionati.

Il sofisticato dispositivo (Argus II) aiuta a distinguere la sagoma delle persone e degli oggetti, persino a occhi chiusi. Argus II opera convertendo immagini video catturate da una videocamera miniaturizzata alloggiata negli occhiali dei pazienti in una serie di impulsi elettrici che sono trasmessi wireless agli elettrodi sulla superficie della retina. Questi impulsi stimolano le cellule rimanenti della retina inducendo la percezione di forme di luce nel cervello. Il paziente successivamente impara a interpretare questi elementi visivi per riconquistare alcune funzioni visive. La soluzione Second Sight impiega la stimolazione elettrica per bypassare le cellule spente e stimolare la retina superstite o residua ancora vitale.

Questa è la prima retina artificiale a ricevere un’ampia approvazione ed è disponibile nei centri autorizzati in Canada, Francia, Germania, Italia, Olanda, Arabia Saudita, Spagna, Svizzera, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale