Studente ucciso alla fermata del bus, corteo dei compagni di scuola. Indagini su tre sospetti

Durante l'omelia nel corso del funerale di Gianluca Monni, il ragazzo barbaramente ucciso mentre andava a scuola a Nuoro, monsignor Marcia ha sottolineato che "probabilmente a uccidere lo studente è stato un giovane come i tanti che nel pomeriggio, assieme ai compaesani della vittima, partecipano al funerale". Intanto proseguono le indagini: ci sono tre sospettati per l'omicidio. Due sono coetanei di Gianluca, con i quali il giovane avrebbe avuto una discussione dopo pesanti apprezzamenti rivolti alla fidanzata

Una foto di Gianluca Monni tratta dal suo profilo Facebook (Ansa)

Una foto di Gianluca Monni tratta dal suo profilo Facebook (Ansa)

Nuoro, 9 maggio 2015 - Un minuto di silenzio davanti all'istituto professionale di Nuoro dove studiava Gianluca Monni, il ragazzo ucciso ieri a fucilate in pieno centro a Orune mentre aspettava l'autobus, e poi tutti in corteo verso l'ospedale San Francesco dove è stata allestita la camera ardente. Centinaia di ragazzi hanno sfilato in corteo nelle vie del capoluogo barbaricino per ricordare il compagno ucciso barbaramente mentre andava a scuola. Ci sono stati anche momenti di tensione davanti all'istituto Volta quando una insegnante di Orune ha urlato la sua rabbia per un paese che sembrava aver cambiato strada dopo decenni anni di violenze e omicidi mentre, invece, tutto sembra tornato come prima. Poi, eseguita l'autopsia, si sono celebrati i funerali oggi pomeriggio alle 16, a Orune, con la messa officiata dall'arcivescovo di Nuoro Mosè Mascia. 

IL FUNERALE - "Non lasciatevi rubare la speranza, non ascoltate i grandi che insegnano odio e vendetta". Così il vescovo di Nuoro Mosè Marcia davanti alla bara di Gianluca Monni, si è rivolto alle centinaia di giovani che gremivano la chiesa di Santa Maria della Neve. Nel sottolineare che probabilmente a uccidere lo studente è stato un giovane come i tanti che nel pomeriggio, assieme ai compaesani della vittima, partecipano al funerale, monsignor Marcia si è opposto alla "maledizione di Orune", paese insanguinato da oltre cinquant'anni di faide e omicidi: "E' una scusa", ha detto ai giovani esortandoli "ad amare se vogliono uscire dalla morte". Il vescovo di Nuoro all'inizio dell'omelia ha anche letto un breve messaggio di monsignor Sanna, vescono di Oristano, originario di Orune. "Orune svegliati - ha proseguito -, c'è un mare di sangue qui che ha segnato intere generazioni. Io vi chiedo invece di amare", ha esortato prima di un nuovo affondo. "Chi ha ucciso Gianluca ha odiato stroncando il fiore della sua giovinezza, ha reciso una pianta promettente per la sua famiglia e per Orune".

LE INDAGINI - Ci sarebbero tre sospettati per l'omicidio di Gianluca Monni. Lo riferiscono i carabinieri precisando che al momento non è scattato alcun provvedimento a loro carico. Due di loro sono coetanei di Gianluca con il quale avrebbero avuto una violenta discussione dopo pesanti apprezzamenti rivolti alla fidanzata della vittima. Entrambi avrebbero fornito un alibi per la mattina del venerdì, quando si è consumato l'omicidio. Ma il racconto fornito agli uomini dell'Arma - riferisce Panorama.it - viene considerato debole, se non addirittura poco attendibile. I due sospettati, poco più che maggiorenni, hanno un ricco curriculum di reati, soprattutto contro la persona e contro il patrimonio. Le indagini non sono limitate al paese di Orune ma si estendono ai centri limitrofi.

UN'ALTRA PISTA - Inoltre le indagini avrebbero rivelato un possibile legame tra l'omicidio di Monni e la sparizione di un 29enne, Stefano Masala, due giorni fa a Nule, in provincia di Sassari. Gli inquirenti non si sbottonano ma sono insistenti le voci di screzi tra la vittima e alcuni giovani del paese dello scomparso la cui auto è stata ritrovata bruciata oggi nelle campagne di Pattada, altro centro del Sassarese. La Opel Corsa del giovane di Nule è stata trovata nel pomeriggio distrutta dal fuoco in un stradina di campagna. Un legame flebile, che non trova conferme da parte degli inquirenti, ma su cui certamente i carabinieri di Nuoro e Sassari stanno lavorando per far luce sull'omicidio.