Martedì 23 Aprile 2024

Nozze gay, lo sfogo di Alfano: "Contro di me violenza inaudita". Ma il Pd boccia la sua circolare

Serracchiani lo bacchetta: "Alle domande in materia di diritti civili non si risponde a colpi di circolari"

Anfgelino Alfano (Ansa)

Anfgelino Alfano (Ansa)

Roma, 8 ottobre 2014 - La polemica - scatenata tramite una radio privata - innescata dalla circolare ai prefetti perché annullino le trascrizioni delle nozze gay, sembra aver colto in qualche modo di sorpresa il ministro dell'Interno Angelino Alfano, che il giorno dopo il fuoco di fila di accuse si sfoga: "Contro di me violenza inaudita".

LO SFOGO DI ALFANO - "Quello che mi ha davvero impressionato ieri, a fronte di una direttiva ai prefetti che li invita a invitare i sindaci a rispettare le leggi e a non fare in Italia cose che le leggi non prevedono, è che mi sono visto tirare addosso una quantità di insulti e di aggettivi di una violenza inaudita: da parte di associazioni e di giornalisti, e oggi da parte di titoli di giornali e di esponenti politici", lamenta Alfano, intervenendo ad Agorà (Rai3).

Quanto alla sua posizione sui matrimoni omosessuali, Alfano la sintetizza così: no alle nozze gay, sì alle unioni civili. "Si parla molto di 'civil partnership' alla tedesca - ha spiegato il ministro - io, in italiano, dico no allo smontaggio della famiglia, no a distruggere l'istituto costituzionale del matrimonio tra uomo e donna, sì al riconoscimento di più diritti e tutele patrimoniali alle coppie, anche dello stesso stesso, che hanno deciso di non sposarsi, no alle adozioni di bambini da parte di coppie omosessuali".

SERRACCHIANI CONTRO - Il Pd, ieri, non è stato tenero di fronte all'iniziativa improvvisa del ministro. e oggi la vicesegretaria del partito, Deborah Serracchiani, tira le fila: "Alle domande in materia di diritti civili non si risponde a colpi di circolari. I diritti civili non sono un problema burocratico - continua - ma un'esigenza della nostra società di cui la politica deve farsi carico: sono convinta che nel disegno di legge depositato in Senato vi sia una risposta adeguata". E ancora: "Ho fiducia che l'approvazione entro fine anno di quel testo metterà fine a molte polemiche, più o meno strumentali, e porterà il Paese a un livello europeo di civiltà", conclude Serracchiani.