Una notte al Carlino: vip e rotative, un sogno lungo 131 anni

La serata dedicata da Monrif e Gruppo Pigini a prestigiosi ospiti dell'Emilia Romagna e delle Marche

Una notte al Carlino (FotoSchicchi)

Una notte al Carlino (FotoSchicchi)

Bologna, 10 giugno 2016 - Una notte al Resto del Carlino, per vivere un'emozione vecchia centotrentuno anni eppure nuova ogni sera. È la serata che la Monrif e il Gruppo Pigini hanno voluto dedicare ieri a prestigiosi ospiti dell'Emilia Romagna e delle Marche. Un'esperienza in bilico tra passato e futuro, iniziata con un selfie sulle pagine storiche del giornale (il primo numero, datato 20 marzo 1885, l'edizione straordinaria del 21 luglio 1969, lo sbarco sulla luna, e quella che celebrava la vittoria dell'Italia ai Mondiali del 1982), e continuata poi con una suggestiva cena, curata dallo chef stellato Alberto Bettini della trattoria 'Da Amerigo di Savigno', tra le gigantesche bobine di carta, illuminate a colori e rese prima tronco poi giornale da straordinari effetti visivi ideati da Loop.

Molti gli ospiti, accolti dal direttore di Qn-il Resto del Carlino, Andrea Cangini, dal direttore editoriale Bruno Vespa, dall'editore, Andrea Riffeser Monti, da Sara Riffeser Monti, vice presidente della SpeeD, da Matteo Riffeser Monti, presidente Monrif Net, da Bruno Riffeser Monti, consigliere Poligrafici Printing, da Giuseppe Casali e Flavio Zuin, rispettivamente ad e direttore generale di Pigini Group Printing division, e dai vertici della Poligrafici Editoriale. Presenti industriali, imprenditori e rappresentanti del tessuto economico emiliano-romagnolo e marchigiano, insieme con alcuni degli amici del Carlino: Nek, direttore per un giorno lo scorso anno in occasione delle celebrazioni per i 130 anni del giornale, il produttore televisivo Bibi Ballandi, che da anni collabora sulle pagine degli spettacoli, e Arisa, qui in veste di testimonial della Fondazione Francesca Rava per una raccolta fondi in favore della formazione di chirurghi ad Haiti. Per tutti loro la visita è proseguita poi con un salto all'interno della redazione alle prese con la chiusura del giornale, alle 22, e in Aula Marco Biagi per un saluto e l'intrattenimento di Giorgio Comaschi. Excursus storico sulla storia del giornale e qualche battuta, in attesa che il Carlino andasse in stampa. A quel punto non è potuta mancare una visita alle rotative, a pieno regime per stampare le 30mila copie all'ora del quotidiano, stamattina nelle edicole italiane in 15 edizioni differenti.

"La capillarità e il legame con il territorio sono ancora oggi la nostra forza", ha sottolineato il direttore Cangini, che ha ricordato in quella stessa sala, qualche anno fa, la visita dell'allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che definì il Carlino un'istituzione. "Stiamo cambiando il nostro linguaggio, abbiamo sposato le più moderne tecnologie dell'informazione – ha spiegato Andrea Riffeser Monti -, ma passare davanti alle rotative e vederle in movimento è una sensazione che sa emozionarci ancora". Emozione condivisa dagli ospiti, che al termine della visita hanno potuto prendere in mano una copia ancora calda del giornale e fare un'ultima fotografia, davanti allo spettacolo delle rotative in funzione.

 

Video / L'intervento di Andrea Riffeser Monti, ad e vicepresidente Poligrafici Editoriale

Video / L'intervento di Bruno Vespa, direttore editoriale di QN

Video / L'intervento di Andrea Cangini, direttore di QN-il Resto del Carlino

Video / Giorgio Comaschi

Video / Nek e Arisa

Video / Realtà aumentata e rotative

Video / Bobine carta

Video / Il buffet