Giovedì 25 Aprile 2024

Nessuna nostalgia

CARO DIRETTORE,  dopo aver letto l’edizione del Quotidiano Nazionale di ieri, non ho resistito alla tentazione di spiegare il mio pensiero al giornale della mia città, che pubblica una foto storica del comizio del Polo delle libertà del 1996 a Piazza San Giovanni. Proprio da quella foto e dai miei capelli neri traggo una prima considerazione: non c’è nulla di più patetico di 60enne che voglia dimostrarne 30! Il tempo è passato e riproporre il centrodestra di 20 anni fa non sarebbe solo una nostalgia,ma soprattutto un errore colossale. Stiamo vivendo tempi terribili; il Mediterraneo è in fiamme e i paesi del Centro e Nord Europa hanno la tentazione di alzare nuovi muri. La politica sta morendo e il populismo, le battute ad effetto, il cosiddetto popolo della rete rischiano di portare in trionfo Trump negli Usa, Le Pen in Francia, Podemos in Spagna, nuovi idoli che potrebbero vincere le elezioni, ma di certo non risolverebbero problemi destinati ad aggravarsi. All’Italia non servono coalizioni che ripropongano, dalla giustizia all’economia, più o meno le stesse ricette di Beppe Grillo. C’è già l’originale e ogni copia sarebbe solo inutile. All’Italia serve un’area liberale moderna che abbia la visione di ciò che sta accadendo nel mondo e di come si può tutelare l’interesse nazionale; serve una nuova idea di Europa a noi indispensabile, perché la gente che ragiona ha capito che il nostro Paese sarà il primo a pagare il fallimento europeo, magari diventando un gigantesco hotspot per i rifugiati. Si è interrotto negli anni scorsi un cammino per i moderati italiani. Non so se sarà possibile ricostruire un’idea comune del futuro, ma so che una deriva populista e demagogica non ci porta da nessuna parte. Per questo la scelta di Berlusconi a Roma è stata importante, ma è solo il primo passo di un percorso ancora da intraprendere. Il vero favore a Renzi - mi si consenta di rispondere a polemiche un po’ ridicole - sarebbe quello di consegnargli l’esclusiva su questa area, inseguendo pifferai magici con spartiti tanto accattivanti quanto autolesionistici.

di PIER FERDINANDO CASINI*

* Presidente della Commissione Affari esteri del Senato