Nessuna censura

IL QUOTIDIANO francese “Le Monde“ ha deciso di non pubblicare più le foto degli autori di attentati che colpiscono la Francia, «Vogliamo evitare effetti di glorificazione postuma», ha spiegato il direttore, Jerome Fenoglio. Decisione legittima, ma vagamente farisaica. È probabile che il clamore mediatico attorno alle gesta di terroristi direttamente o idealmente legati all’Isis generi emulazione, ma c’è solo un modo per sperare di contenere il fenomeno: oscurarlo del tutto. Non pubblicare le foto degli attentatori serve a poco. Serve soprattuto ad alleggerire la coscienza dei giornalisti. Ci siamo interrogati. Ad oggi, riteniamo che la stampa libera abbia il dovere di documentare i fatti. Anche i più terribili. Di autocensura si parlò ai tempi delle Brigate Rosse, e si ritenne di non attuarla. Se ne parlò anche, con esiti alterni, quando gruppi di giovani annoiati presero a lanciare sassi dai cavalcavia ammazzando alcuni automobilisti. Ma si trattava di un fenomeno minore e chiaramente passeggero. Una guerra non può essere oscurata. Tacere il Male non serve a far trionfare il Bene.