Martedì 23 Aprile 2024

Alfano apre a Forza Italia: "Possibile nuova aggregazione"

Il leader di Ncd vorrebbe unire i moderati sul 'sì' al referendum costituzionale ("Abbiamo eliminato l'art. 18") e su Salvini: "Non vuole Parisi? Lui sta con CasaPound..."

Angelino Alfano e Silvio Berlusconi (ImagoE)

Angelino Alfano e Silvio Berlusconi (ImagoE)

Roma, 28 luglio 2016 - Che sia un ritorno di fiamma o solo un tiepido riavvicinamento si vedrà, ma nella torrida estate della politica si registra oggi un passo avanti nel senso della riunificazione del Centrodestra, o almeno della liason tra Ncd e Forza Italia. Il ministro Angelino Alfano, leader di Ncd, è molto possibilista: "Sembrano nascere delle nuove condizioni per creare un'importante aggregazione dei moderati, liberali e popolari - conferma - anche se dobbiamo intenderci su programmi, denominazione del partito, perché nessuno dei soggetti che partecipa può imporre il proprio nome, e sulla leadership che, come dissi quando ero ancora nel Pdl, dovrebbe essere scelta sulla base delle primarie". Del resto il prossimo appuntamento - il referendum costituzionale di ottobre - è occasione ghiotta per fare i conti, ragiona Alfano: "Se vince il sì, come spero per l'Italia, il giorno dopo noi saremo quella componente liberale di centrodestra che ha vinto e che ha consegnato all'Italia la più grande riforma della Costituzione dai tempi della Costituente", insiste il ministro dell'Interno. Il quale assicura: "Sposo in pieno l'idea di aggregare tutti i moderati per il 'Sì' e sono per fare una riunione di tutti i parlamentari che sono per il 'Sì', e che non fanno parte del Pd, già prima della pausa estiva". 

Alfano fa poi sapere di aver contattato "molti moderati che non sono del Pd e che sostengono il referendum e che possono davvero rappresentare quel valore aggiunto per vincere" la sfida del voto sulla riforma che "oggi i sondaggi danno con un esito incerto". Il leader di Ncd ha "sentito esponenti di Ala, Flavio Tosi, ho avuto modo di contattare i moderati di Portas e alcuni amici che stanno dentro il gruppo di Ap e che vengono dalla storia dell'Udc. Ho sentito anche il vice ministro Nencini che è il leader dei socialisti". Matteo Salvini chiude su Parisi? Meglio ancora: "Dal mio punto di vista è una dichiarazione positiva che mi sembri agevoli il nostro progetto" di unire i moderati.  Il referendum nasce come tema di divisione, ma dal punto di vista di Alfano "noi siamo quelli di centrodestra che hanno contribuito a un governo che ha eliminato l'art.18, che ha introdotto la responsabilità civile dei magistrati, che ha diminuito le tasse e che ha fatto ricominciare a crescere il Sud, scusate se è poco".

E sempre sul leader della Lega: "Il fatto di non stare insieme con Salvini è una delle pochissime cose che ci unisce. Del resto uno come me come potrebbe stare con Salvini e Casapound? Casapound e Salvini rappresentano l'estrema destra del nostro Paese e rappresentano un qualcosa che ha una collocazione nell'estrema destra anche europea ma che non ha nulla a che fare né con i moderati, né con i liberali e neanche con i popolari".

Quanto a Parisi, "La mia stima per Parisi è nota, l'ho ribadita sia durante la campagna elettorale per Milano sia in questi giorni. In questo momento si tratta di una vicenda interna a Forza Italia ma se dovesse evolvere nella direzione di un progetto più ampio, consiglierei a Stefano Parisi di sottoporsi a un metodo democratico perché le designazioni unilaterali sono revocabili unilateralmente, le designazioni della base invece si consolidano in un voto che nessuno può più revocare".