Mercoledì 24 Aprile 2024

Napolitano e le riforme: "No agli spettri di macchinazioni autoritarie"

Nella tradizionale cerimonia del Ventaglio il Capo dello Stato ha assicurato che resterà nel suo incarico per garantire la continuità istituzionale nel semestre di presidenza italiana dell'Ue

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Roma, 22 luglio 2014 - Parla di riforme, di occupazione e crescita, ma anche della guerra in medioriente, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intervenuto nella tradizionale cerimonia del ventaglio, incontro con la stampa parlamentare.

CONTINUITA' - Napolitano ha assicurato che resterà nel suo incarico per garantire la continuità istituzionale nel semestre di presidenza italiana dell'Ue. "Non esercitatevi in premature e poco fondate ipotesi e previsioni. Io sono concentrato sull'oggi e ho innanzitutto ritenuto opportuno e necessario garantire la continuità ai vertici dello Stato nella fase così impegnativa del semestre italiano di presidenza europea".

RIFORME E DIBATTITO - Il presidente ha rivolto un "pacato e fermo appello a superare l'estremizzazione dei contrasti, un'esasperazione ingiusta e rischiosa, anche sul piano del linguaggio, nella legittima espressione del dissenso" nel dibattito sulle riforme. "Per serietà e senso della misura nei messaggi che dal Parlamento si proiettano verso i cittadini - ha sottolineato - non si agitino spettri di insidie e macchinazioni autoritarie, né si miri a determinare in questo modo un nuovo nulla di fatto in materia di revisioni costituzionali".

"Ricercare le più ampie convergenze in Parlamento su leggi di revisione costituzionale significa dialogare e cercare intese, anche attraverso inevitabili mediazioni, tra forze schierate su opposte posizioni politiche e in competizione tra loro nell'arena elettorale".  Il Capo dello Stato ribadisce du essere sempre stato "attivo assertore" della ricerca di un'ampia convergenza in Parlamento fin dal suo primo messaggio del maggio 2006. Ha quindi osservato che "oggi in realtà emergono ostilità al progetto di riforma in discussione al Senato dettate proprio dalla pregiudiziale diffidenza e contestazione rispetto alla ricerca di accordi con forze politiche del campo opposto.  Diffidenze e contestazioni che", ha avvertito Napolitano, se prevalessero farebbero "naufragare ancora una volta il tentativo, peraltro già così tardivo, di revisione della seconda parte della Costituzione". "Il testo varato in prima lettura dalla Camera sulla riforma elettorale è destinato ad essere ridiscusso con la massima attenzione per criteri ispiratori e verifiche di costituzionalità che possono indurre a concordare significative modifiche".

CRISI INTERNAZIONALI - Per Napolitano in Medio Oriente suscita "orrore" l'immagine "di tanti incolpevoli e inermi uccisi nei bombardamenti su Gaza in una spirale di uso indiscriminato della forza di cui è innegabilmente parte il fittissimo lancio di missili su Israele". "Ogni proposta da sostenere in sede europea, così come ogni ulteriore azione di governo a livello nazionale, non può assumere come urgenza e priorità che l'obiettivo categorico di una crescita dell'occupazione, in particolare quella giovanile, perché solo quella può essere la cartina di tornasole di una effettiva ripresa dell'economia italiana ed europea".