Mercoledì 24 Aprile 2024

Pioggia di proiettili al Rione Sanità, tre feriti per una lite: 37enne in carcere

Il 37enne ha voluto "punire" un uomo che aveva trattenuto suo figlio sul luogo di un incidente stradale, per evitare che fuggisse

Controlli della polizia

Controlli della polizia

Napoli, 9 novembre 2021 – Una scarica di colpi di pistola esplosi per strada: un uomo rimane ferito e riesce a salvarsi fuggendo in un negozio, l’aggressore lo insegue e ferisce altre due persone. È successo venerdì scorso al Rione Sanità, oggi un 37enne è stato rintracciato e sottoposto al fermo perché gravemente indiziato di tentato omicidio, spari in luogo pubblico e lesioni. Un’aggressione furiosa, scoppiata dopo un incidente stradale. Ieri il fermo è stato convalidato dall'autorità giudiziaria che ha disposto per l'indagato la custodia cautelare in carcereSpari al Rione Sanità, una donna rischia danni permanenti alle gambe

Tutto è iniziato con un ragazzo in scooter che investe una donna. È successo venerdì scorso, 5 novembre, in via Vergini. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, un uomo, dopo aver assistito alla scena, ha soccorso la donna e trattenuto il giovane, impedendogli di allontanarsi dal luogo dell'incidente.

È quindi intervenuto il padre del ragazzo, il 37enne arrestato, che, dopo aver sferrato un pugno all'uomo, si è allontanato minacciandolo che di lì a poco sarebbe tornato. L'aggressore si quindi ripresentato sul posto armato di una pistola calibro 7,65 e ha esploso alcuni colpi all'indirizzo dell'uomo che, ferito a un braccio e a una gamba, si è riparato in un negozio. Il 37enne lo ha inseguito e, una volta all'interno, ha continuato a sparare ferendo altre due persone, una delle quali alla gamba.

I poliziotti, grazie alle descrizioni fornite dalla vittima e dalla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza del negozio e di altri esercizi commerciali della zona, hanno individuato e rintracciato il presunto aggressore nella sua abitazione, dove hanno trovato diversi capi di abbigliamento corrispondenti a quelli utilizzati per commettere il reato. Omicidio Ercolano, la telefonata al 113 e poi 26 minuti di 'buio' prima dell'allarme