Napoli, rapinatore ucciso in strada da un carabiniere

Aveva sottratto l'auto a una coppia di ventenni. Secondo l'Arma, il colpo di pistola che lo ha ucciso, è partito accidentalmente dalla pistola d'ordinanza del militare. La Procura ha aperto un'inchiesta

I carabinieri (Foto archivio)

I carabinieri (Foto archivio)

Napoli, 31 luglio 2014 - Assieme a due complici aveva rapinato un automobilista. Ma Antonio Mannalà, 26enne residente ad Afragola (Napoli), è morto dopo essere stato raggiunto alla schiena da un colpo di pistola sparato da un carabiniere a Cardito, nel Napoletano. Il militare lo aveva inseguito intimandogli di sdraiarsi faccia a terra. Secondo la ricostruzione dell'Arma, il colpo è partito accidentalmente dalla pistola d'ordinanza. 

Aiutato dai due complici, uno dei quali armato, Mannalà avrebbe rubato l'automobile, una Renault Clio, a una coppia di ventenni a Casalnuovo di Napoli. L'uomo armato avrebbe puntato la sua arma al viso della ragazza per costringere le vittima a scendere dalla vettura e, prima di fuggire, un altro rapinatore - riconosciuto poi dalla donna come Mannalà - l'avrebbe anche palpeggiata. Dopo una segnalazione, sono scattati i controlli da parte dei carabinieri e l'auto rubata, grazie all'antifurto satellitare, è stata individuata a Cardito, dove, dopo un inseguimento, i tre rapinatori hanno abbandonato il mezzo fuggendo a piedi in tre diverse direzioni.

Uno dei carabinieri avrebbe raggiunto Mannalà intimandogli di sdraiarsi con la faccia a terra. A quel punto, secondo la ricostruzione dei carabinieri, sarebbe partito il colpo mortale dalla pistola d'ordinanza.  Il proiettile ha raggiunto Mannalà alla schiena. Il ragazzo è morto malgrado i tentativi immediati di soccorso del 118. Intanto gli altri militari sono riusciti a bloccare e arrestare uno dei due complici: Domenico Gallo, 25 anni, già noto alle forze dell'ordine per furto e ricettazione. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo sull'accaduto. I carabinieri hanno acquisito i filmati di un sistema di videosorveglianza privato installato su corso Italia. Sono in corso le ricerche del terzo rapinatore, quello armato, fino a questo momento sfuggito all'arresto.