Sabato 20 Aprile 2024

Da Murano una luce per l'Ermitage

In una sala della nuova ala del museo, la collezione d’arte Signoretto propone diciotto lampadari in uno speciale colore creato chimicamente, il grigio-verde Ermitage

Gianni Signoretto

Gianni Signoretto

Roma, 3 agosto 2016 - Da Murano a San Pietroburgo, con una collezione speciale per uno dei più prestigiosi musei mondiali: l’Ermitage. La “Signoretto lampadari” è una tra le più conosciute aziende famigliari, coniuga i segreti della tradizione alla dinamica del marketing attorno alla figura di Gianni Signoretto, 70 anni compiuti a maggio e sessanta dei quali trascorsi in fornace. Lui iniziò da bambino come operaio, divenne serventino, servente e poi maestro. Cambiò diverse aziende prima di mettersi in proprio: fornace, uffici e laboratori in 60 metri quadrati, nel cuore dell’isola. “Proprio non riuscivo più ad accettare ordini e realizzare prodotti senza avere la necessaria ispirazione” confessa adesso dal suo sgabello di lavoro. Sguardo fiero e penetrante, mostra mani veloci e precise con pinze e forbici mentre offre una dimostrazione a turisti giapponesi incuriositi: “Quella del maestro è una qualifica che molti possono raggiungere, ma l’arte della creazione è una sensazione diversa, unica, che deve essere coltivata e mai tradita”.

Assieme a Gianni Signoretto lavorano adesso i figli Loris, maestro come il padre, mentre Omar coordina il montaggio e Thomas ha accelerato l’opera di commercializzazione e promozione. Proprio Thomas racconta con orgoglio l’operazione Ermitage, durata due anni di progetti, viaggi e spedizioni in Russia: in una sala della nuova ala del museo, la collezione d’arte Signoretto propone diciotto lampadari in uno speciale colore creato chimicamente, il grigio-verde Ermitage, che non sarà più riproposto per nessun’altra opera. “Un bel biglietto da visita che ci aiuterà anche in futuro” spiega Thomas, forte di un export in Arabia, Cina, Stati Uniti e naturalmente Russia, che convoglia il 95 per cento della produzione. “Stiamo tentando di superare gli anni più difficili – confida – quando abbiamo pensato prima di tutto ai nostri dipendenti e abbiamo continuato a investire”. E aggiunge: “Il guadagno non è proporzionale al lavoro ma insomma, dall’anno scorso il futuro sembra migliore. Nonostante tutto il mondo continua a girare e noi siamo pronti a imparare, dentro e fuori la fornace”.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro