Giovedì 18 Aprile 2024

Nuova, economica e sexy: i criteri delle donne nella scelta dell'auto

Alcune ricerche rivelano aspetti sorprendenti

I criteri delle donne nella scelta dell'auto (foto Olycom)

I criteri delle donne nella scelta dell'auto (foto Olycom)

Roma, 17 gennaio 2017 - Le auto sono (anche) affari da donne. Un tempo poteva sembrare un controsenso, visto che il mercato dell’automobile ha sempre parlato principalmente agli uomini, ma non è più così: una serie di ricerche degli ultimi anni evidenziano come le donne abbiano un ruolo sempre più decisivo nella scelta dell'auto da acquistare, e che i loro criteri di scelta siano ben precisi e a volte inaspettati. LA RAGIONE AL PRIMO POSTO Oltre a decidere quale auto guidare (basti pensare che il numero di donne con la patente negli Stati Uniti nel 2012 ha superato quello degli uomini), le donne influenzano le decisioni dei loro compagni di vita. Colore, marchio, interni, ma non solo: la scelta non è esclusivamente emotiva ed estetica. Pratiche e razionali, le donne seguono criteri diversi da quelli che ci si può aspettare: secondo un sondaggio realizzato da Gfk Eurisko, l’auto è un mezzo di trasporto necessario, non vissuto come un desiderio o una passione come può essere per un uomo. Si predilige il Made in Italy (il 34% delle intervistate tra i marchi sceglie Fiat), vetture nuove (il 61%) anziché usate (le donne guardano al futuro: non si può rischiare di rimanere a piedi e perdere tempo per problemi tecnici) e vetture dai costi contenuti (l’88% sceglie auto generaliste per far quadrare i conti familiari). LA SEDUZIONE VUOLE LA SUA PARTE L’auto può essere considerata una forma di seduzione e uno status symbol. Secondo un'indagine di Autotrader sulla popolazione canadese, oltre il 40% delle donne intervistate è convinto che guidare una macchina 'sexy' renda decisamente più attraenti. Perfette quindi le piccole e medie utilitarie, soprattutto se si è in coppia, semplici da parcheggiare in città, con un occhio però a comodità e capienza quando si hanno bambini: basta provare a infilare un passeggino in un bagagliaio per rendersene conto.