Giovedì 18 Aprile 2024

Monaco di Baviera, accoltella passeggeri: 1 morto e 3 feriti. "Allah Akbar"

Arrestato, è un 27enne tedesco. Gli inquirenti: nessun indizio che lo colleghi con gli jihadisti. Forse solo il gesto di una persona con disturbi psichici

Sangue sui binari: i rilievi nella stazione di Grafing, vicino a Monaco (Ansa)

Sangue sui binari: i rilievi nella stazione di Grafing, vicino a Monaco (Ansa)

Monaco (Germania), 10 maggio 2016 - Terrore all'alba in una stazione ferroviaria di Monaco di Baviera: quattro persone sono state accoltellate da un uomo che - urlando "Allah Akbar", Allah è grande -  si è scagliato su un gruppo di passeggeri in attesa del treno pendolari. Una delle vittime è morta poco dopo, mentre l'assassino è stato arrestato. L'aggressore è un ragazzo tedesco di 27 anni: non vi è alcun indizio al momento che possa collegarlo a un'organizzazione islamica né vi è alcun indizio di relazione con estremisti islamici. Lo hanno affermato gli inquirenti del Landeskriminalamt in conferenza stampa. 

LE INDAGINI - Un portavoce della Procura bavarese ha detto che l'arrestato ha "rilasciato dichiarazioni al momento dell'attacco che rimandano a una motivazione politica, a priori islamista". Secondo testimonianze dirette raccolte dalla stampa locale, l'uomo ha gridato "Allah Abkar" (Allah è grande) E "Infedeli dovete morire" mentre si scagliava, coltello in mano, contro alcuni passeggeri. Gli inquirenti non escludono possa essersi trattato del gesto di una persona con disturbi psichici.

L'AGGRESSORE - Il giovane tedesco era disoccupato da due anni, dopo aver lavorato come falegname, e al momento è beneficiario di un sussidio sociale. Due giorni fa, hanno spiegato gli inquirenti che indagano sul caso, nella città di Giesen, dalla quale proviene, in Assia, l'uomo aveva richiamato l'attenzione della polizia per aver detto frasi senza senso per strada. In seguito a questo episodio, gli era stato consigliato di farsi aiutare da uno psicologo, e il ventisettenne avrebbe anche seguito l'indicazione, ricevendo assistenza medica. Tuttavia nessuno aveva ritenuto che fosse un soggetto pericoloso. Nel corso dell'interrogatorio aveva ammesso di aver consumato della cannabis.

LA RICOSTRUZIONE - Secondo le prime ricostruzioni il ragazzo sarebbe arrivato alla stazione di Grafing poco prima delle 4.50 di questa mattina. È salito su un treno e ha attaccato alle spalle con un coltello di circa 10 centimetri la prima vittima, un uomo di 50 anni morto poco dopo in ospedale per la gravità delle ferite riportate. In seguito, è uscito sulla banchina e ha pugnalato la sua seconda vittima, ferita in modo grave. Poi nella piazza di fronte alla stazione, ha aggredito due ciclisti, ricoverati con ferite lievi.

Alcuni agenti di polizia che si trovavano vicino alla stazione sono intervenuti subito e hanno arrestato l'aggressore che non ha opposto resistenza. Il giovane non ha spiegato i motivi del suo gesto e la polizia ha fatto sapere che finora non ha collaborato. Si sa però con certezza che ha agito da solo e che "viene escluso qualsiasi pericolo per la popolazione".

LE VITTIME -  L'aggressore è entrato in azione verso le 5 di stamattina, nella stazione della S-Bahn (i treni interurbani) di Grafing, cittadina a Sud-Est di Monaco. L'uomo ha sferrato colpi, apparentemente a caso, cercando di colpire chiunque gli capitasse a tiro: una donna di 50 anni, ferita gravemente, è morta all'ospedale, ma secondo altre fonti la vittima sarebbe un uomo. Tutte le altre persone colpite hanno tra i 43 e i 58 anni e non sembra che versino in condizioni disperate. L'uomo, ha precisato la procura, "non è originario del luogo in cui ha agito nè della zona circostante".

I PRECEDENTI - Finora la Germania è stata risparmiata da eclatanti azioni a matrice jihadista. Se il movente verrà confermato, quello di oggi sarà la terza aggressione di ispirazione jihadista in Germania dallo scorso settembre.  Lo Stato Islamico (Isis) nell'agosto 2015 aveva lanciato un appello ai "lupi solitari" a sferrare attacchi all'arma bianca. Nel mese di marzo, un'adolescente di 15 anni, di origine marocchina, aveva ferito gravemente un agente di polizia nella stazione di Hannover, durante un controllo di routine. A settembre, poi, un iracheno di 41 anni, in libertà condizionata dopo un periodo in carcere per affiliazione a organizzazione "terroristica", è stato ucciso dopo aver ferito un poliziotto a Berlino.