Luca Guazzoni Milano IL GRANDE MILAN di Arrigo Sacchi aveva uno zoccolo duro costituito da giocatori italiani, cresciuti soprattutto nel settore giovanile del club e con identità rossonera nel sangue. «È normale voler rilanciare i nostri prodotti». Filippo Galli conosce bene il Profeta di Fusignano: lui - dopo aver vinto tutto da calciatore con Baresi, Maldini, Tassotti e Costacurta - ora è il responsabile del vivaio rossonero e potrebbe presto trovarsi proprio Sacchi come supervisore: «È il mio maestro, gli devo tutto e anche di più». E quindi, in soldoni, non potrebbe dirgli mai di no. Ma il Modello Milan è un progetto ormai lanciato a tutta velocità come una locomotiva per subire rapide sterzate: ci sono investimenti importanti da proteggere (circa 10 milioni all'anno garantiti per il prossimo quadriennio) e finalmente un lavoro scientifico per individuare chi potrà diventare campione vero. È innovazione: più avanti delle indicazioni federali (dettate proprio da Sacchi) e ispirato alla Masìa del Barcellona e al De Toekomst dell'Ajax. Niente è lasciato al caso: c'è lo studio di forza funzionale per sviluppare l'attività motoria, il tutoraggio psicopedagogico per arrivare a maturazione emotiva, la costante analisi video per osservare progressi e lacune. Uno staff complessivo di 80 persone. È Cerbero: Filippo Galli come vertice, Mauro Bianchessi a scovare i talenti (rigorosamente Under15, si vuole insegnare il senso di appartenenza ai colori rossoneri), Stefano Baldini a coordinare i tecnici. Un Modello embrionale e in continuo sviluppo ma che ha già affascinato tanti club, pronti a copiarlo: Allegri ne ha tracciato una linea guida alla Juventus, portandosi con sè Aldo Dolcetti (il predecessore proprio di Baldini). L'obiettivo è portare almeno un giocatore a stagione in prima squadra: Andrej Modic a giugno, Manuel Locatelli tra 18 mesi, Gigio Donnarumma tra 3 anni. Sui più promettenti viene svolto un lavoro personalizzato e specifico. Vendere i propri gioielli non sarà la priorità ma (come nel caso Cristante, venduto al Benfica per 6 milioni per permettere l'arrivo di Bonaventura) una possibilità. L'Inter ha finanziato l'operazione Icardi con le cessioni di Caldirola e Donati in Bundesliga e ora vuole arrivare al mediano con i soldi di Puscas. Pensate se il Milan decidesse di privarsi di De Sciglio: farebbe una plusvalenza totale avendo ammortizzato nel tempo l'intero costo del cartellino (preso 8 anni fa dal Cimiano per appena 500 euro). Il futuro del Milan passa da restaurare i metodi vincenti del suo passato. Con o senza Sacchi.
Giovedì 18 Aprile 2024
ArchivioModello giovani con l'aiuto di Sacchi