Pitti Uomo, lo stilista Jonathan Anderson ospite d'onore

Il designer irlandese sfilerà con la sua prima collezione maschile il 14 giugno

Lo stilista Jonathan Anderson

Lo stilista Jonathan Anderson

Firenze, 14 marzo 2017 - Sarà lo stilista irlandese Jonathan Anderson l'ospite d'onore del prossimo Pitti Uomo e sfilerà con la sua prima collezione uomo sotto le insegne del suo brand JW Anderson la sera del 14 giugno. Continuano così le anticipazioni che Pitti Immagine sta snocciolando sulla prossima edizione del salone internazionale della moda maschile dopo la notizia della mostra sul Museo Effimero" la sera del 13 giugno a Palazzo Pitti con l'esposizione curata da Olivier Saillard, direttore del Musée Galliera di Parigi.

Ora ecco Anderson, il vero talento esploso negli ultimi tre anni, direttore creativo di forte successo per Loewe, marchio spagnolo con 170 anni di storia in carico al Gruppo LVMH di Bernard Arnault che lo stilista è riuscito a trasformare con grande impatto creativo da brand di borse e pelletteria al total look al femminile. L'ultima prova solo pochi giorni fa a Parigi con la collezione di pret-à-porter alla sede dell'Unesco, come ogni volta, che Jonathan ha voluto allestire nel buoi assoluto rischiarato solo da 50 specie di orchidee rare come sospese nello spazio del defilè. Ora con la linea che porta il suo nome è arrivato l'invito di Pitti Uomo per la presentazione della collezione uomo dell'estate 2018, la sua prima in Italia. "Sono davvero onorato di questo invito a sfilare a Pitti Uomo - afferma Jonathan Anderson - Firenze con la sua bellezza straordinaria farà da sfondo unico alla mia collezione".

Breve ma intensa la sua storia professionale, per ovvi motivi anagrafici. Jonathan Anderson, 32 anni, nato in Irlanda del Nord, lancia JW Anderson nel 2008. Dopo una prima collezione di accessori presentata con un grande successo di critica e commerciale, JW Anderson viene presto seguito come uno dei brand londinesi più innovativi. Nel 2010 presenta una prima capsule collection donna. Da allora il brand sfila alla London Fashion Week e continua a mietere uno straordinario successo tra la stampa e i buyer di tutto il mondo. Negli Stati Uniti le sue collezioni sono vendute, tra gli altri, da Barneys, Opening Ceremony, Dover Street Market e Jeffrey. In Europa da Dover Street Market, Selfridges, Le Bon Marché e Printemps. In Asia da Joyce, Isetan e 10 Corso Como, e ancora negli e- shop Net-a-Porter, Moda Operandi, Matches e Mr Porter.

JW Anderson si è affermato come fashion brand internazionalmente riconosciuto anche grazie alla prestigiosa serie di premi conseguiti. Dal 'British Fashion Awards' per talenti emergenti del 'ready to wear' (2012), al 'The New Establishment Award' (2013) fino a 'Menswear Designer of the Year' (2014). Nel 2015 i British Fashion Awards gli assegnano il premio di 'Menswear' e 'Womenswear Designer of the Year': per la prima volta uno stesso designer veniva insignito del prestigioso riconoscimento per entrambe le categorie. Nel 2013 il Gruppo LVMH ha acquisito una quota del brand JW Anderson, supportandone la crescita. Successivamente Jonathan Anderson è stato anche nominato Creative Director di Loewe (luxury brand spagnolo della scuderia LVMH a cui Anderson ha impresso un nuovo corso).

Generale la soddisfazione degli addetti ai lavori del fashion per la scelta di Pitti Immagine e per la continua operazione di scouting tra i principali protagonisti e talenti dello stile contemporaneo.

Da varie stagioni seguiamo con attenzione il percorso di Jonathan Anderson - dice Lapo Cianchi, direttore comunicazione & eventi di Pitti Immagine - attratti soprattutto dalla creatività e l’eclettismo che esprime nelle sue collezioni, rese preziose anche da un’altissima qualità manifatturiera e, nell’uomo, da indubbie capacità sartoriali. É molto interessante il modo in cui rielabora i materiali della cultura giovanile e della scena artistica contemporanea, alternando slanci emotivi (per esempio i volumi fuori scala) e trasgressioni che invece concedono molto poco alla nostalgia, proiettati verso anticipazioni del futuro. E i suoi shows sono sempre sorprendenti, di grande forza comunicativa”.