Mercoledì 24 Aprile 2024

Pitti Uomo, dal 13 al 16 giugno. Novità e fiori alla Fortezza da Basso

Tutto pronto per le collezioni della primavera - estate 2018. Pitti Blooms, tema scelto per questa 92esima edizione della fiera

Pitti Uomo dal 13 al 16 giugno

Pitti Uomo dal 13 al 16 giugno

Milano, 5 maggio 2017 - Sarà un Pitti Uomo tutto nuovo quello che si aprirà a Firenze dal 13 al 16 giugno prossimo per le collezioni della primavera -estate 2018, in una Fortezza da Basso in cui sbocceranno i fiori di Boom, Pitti Blooms, tema scelto per questa 92esima edizione della fiera più importante al mondo per la moda maschile. Fiori non banali o naturalisti ma espressione di una energia vitale che si gemella a quella dello stile contemporaneo con le installazioni macroscopiche e gentilmente prepotenti del lifestyler Sergio Colantuoni

Pitti Blooms
Pitti Blooms

Un salone-mondo in continua trasformazione che, come racconta il vice direttore generale di Pitti Immagine Agostino Poletto, evolve sotto il segno della ricerca che contraddistingue 600 marchi, la metà della fiera che ne conta 1.220, che per questa edizione hanno intelligentemente accettato una "rivoluzione" di location in Fortezza a delineare aree molto interessanti con potenziamento di alcune sezioni come Touch!, Unconventional, Make e Futuro Maschile, "come fossero le stazioni della Metropolitana di Pitti". 

Focus sui nuovo talenti dal mondo con la stella di Jonathan Anderson che lancia da Firenze la collezione JWAnderson, mercoledì 14 a Villa La Pietra che fu di Arold Acton. Lo stilistanordirlandese ha 32 anni e disegna con successo il marchio Loewe della scuderia del gruppo Lvmh.

Jonathan Anderson
Jonathan Anderson

E poi Virgil Acloh col suo Off- White tra fashion e streetwear, Christian Louboutin per la prima volta con una collezione di sneakers maschili che sta cercando una piazza Fiorentina per organizzare un torneo sportivo, Federico Curradi che torna a sfilare nella sua città e sceglie il Museo Bardini. Gran festa per i 50 anni di Loretta Caponi con la sfilata virtuale della collezione di pigiami per lei e per lui disegnata da Lucia Caponi in Sala d'Arme a Palazzo Vecchio e Hugo di Hugo Boss in passerella alla Manifattura Tabacchi. 

Christian Louboutin
Christian Louboutin

Giovani e bravi i fratelli Nicolò e Carlotta Oddi con la maglieria di Alanui, e ancora il rientro di K-Way, le sneakers di Bally, gli 11 modelli di camicia che Bagutta realizza con Alessandro Squarzi celebrata il 13 giugno. Rientra a Pitti anche D'Avenza con un progetto speciale sul l'eleganza maschile per segnare il nuovo corso, l'interesse per la fiera di marchi di tessuti come i gloriosi Vitale Barberis Canonico e Lanerossi. Poi ci saranno i designer australiani in collaborazione con Woolmark Company e quelli giapponesi di Tokyo Fashio Award. Uno sforzo espositivo immane che conta su un finanziamento governativo annuo di 2,2 milioni di euro.

Nicolò e Carlotta Oddi con la maglieria di Alanui
Nicolò e Carlotta Oddi con la maglieria di Alanui

Ma oggi è stato anche il debutto in conferenza stampa del nuovo presidente di Pitti Immagine Claudio Marenzi che si è detto onorato ed emozionato. Marenzi ha ringraziato Gaetano Marzotto che per 15 anni ha guidato con successo le fiere di Pitti Uomo, ricordando come la moda italiana nel 2016 abbia avuto una crescita non entusiasmante, con l'Europa che sta funzionando perché tiene la valuta, con un +6% della Spagna, con buoni risultati in Francia e Gran Bretagna ancora senza Brexit, con un rallentamento pesante in America (ma nel 2015 si era avuto un +15%), con un risultato che conforta in Russia col consumo di moda italiana sul paese e la crescita di turisti cinesi. Italia ancora al palo nei consumi fashion con un -5%, che secondo il presidente Marenzi deriva "dalla sfiducia dei consumatori dovuta alla parte mediatica/politica che gioca allo sfascio. Da una ventina d'anni ci pervade la negatività".

Molto contento della collaborazione con Pitti, anche attraverso la Fondazione Discovery presieduta dal presidente del Centro Moda Andrea Cavicchi, il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt che ha raccontato della mostra alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti "Il Museo Effimero della Moda" curata dal direttore del Museo Galliera di Parigi Olivier Saillard con il contributo di Caterina Chiarelli: 200 abiti per raccontare il sogno della moda, come in un soffio tra archiviazione e scoperta. "La Galleria del Costume - dice Eike Schmidt - si chiamerà d'ora in poi Museo della Moda e del Costume ed esalterà' ancora di più la cultura del settore, grazie ai contributi del Mise e di Ice. Presto ristruttureremo i Soffittoni di Palazzo Pitti veri scrigni di meraviglie dimenticate tra mobili e corredi".

Il Museo Effimero della Moda
Il Museo Effimero della Moda