L'allegria di Miu Miu alla Parigi Fashion Week

Miuccia Prada: "Cos'è il gusto del divertimento oggi?"

La collezione di Miu Miu a Parigi (Afp)

La collezione di Miu Miu a Parigi (Afp)

Parigi, 7 marzo 2017 - Dopo la riflessione sulla seduzione oggi con Prada ecco ora che scatta l'ora delle domande su cosa sia il glamour oggi. L'interrogativo arriva da Miuccia Prada con la collezione di Miu Miu per il prossimo inverno, allegrissima e spesso volutamente esagerata, come spiega la stilista nel backstage del Palais de Iena. 

"Mi sono fatta delle domande sulla pazzia del glamour oggi, davanti all'ignoto. E con quello che abbiamo intorno di drammatico", racconta Miuccia che ha voluto il set del defilè, con gli austeri spazi anni Trenta del palazzo, ricoperti da una coltre di pelouche lilla . "Cos'è il gusto del divertimento, anche nel vestire, in quessti tempi difficili? Per raccontarlo ho voluto in passerella ragazze da tutto il mondo, non top model straconosciute, ma appunto giovani donne che mi hanno fatto scoprire la loro bellezza e simpatia, mi hanno raccontato i loro mondi di origine e mi hanno fatto divertire. E le ho vestite in modo glam, ma alla mia maniera".

Ed ecco una carrellata di pellicce vere e false mischiate tra loro, mantelli ampi dai colli a stola, martingale esagerate, mohair soffici e anch'essi pelosi, una gamma di colori vitaminici e teneri, il rosa cipria anche tempetato di cristalli per la sera e intensi mandarino, verde menta, azzurri, giallo limone e lilla, rosa lampone.

Tanta maglieria confortevole e stampata, gonne a ruota anche in tessuti corposi, collier esagerati di cristalli dal collo in giù come collarette, abiti da cocktail tutti una paillettes nei colori delle caramelle. In testa cappelloni di visone a righe bianche e arancio, ma anche cerchietti preziosi e tintinnanti a sfiorar la fronte.  "Il glamour oggi è abbastanza via di testa, non è più tradizionale, tutto è molto esagerato - dice Miuccia Prada - o forse magari sono io che la penso così! Domani è l'8 marzo e io dico come quell'attivista americana che ho sentito in tv: ma siamo ancora qui? Bisognerà cominciare a pensare parecchio, questo è il mio consiglio alle donne. E anche gli intellettuali e le èlite di pensiero: devono smettere di essere troppo sofisticati e chiusi nelle loro torri".