La sfilata di Ermenegildo Zegna Couture alla Bocconi

Tema della sfilata la Natura e la voglia di amarla sempre di più

Sfilata Ermenegildo Zegna (Ansa)

Sfilata Ermenegildo Zegna (Ansa)

Milano, 12 gennaio 2018 - Parte alla grande Milano Moda Uomo per l'inverno 2018-2019 con la sfilata di Ermenegildo Zegna Couture di stasera alla Bocconi con la passerella coperta di neve e gli indossatori a calcare con gli scarponi da montagna per lasciare le impronte. Del resto il concept del defilè è di un fotografo artista come Thomas Flechtner che ha scattato il volume Snow" e che ha affiancato nell'allestimento il direttore creativo Alessandro Sartori, sempre più bravo e sicuro nel guidare la "corazzata" Zegna. Tema della sfilata la Natura e la voglia di amarla sempre di più.  E la voglia di vestire con abiti a tinture naturali per ritrovare la speranza nel futuro fin dai primi gesti della giornata davanti all'armadioci. Un'idea forte col tocco magico di Sartori  che può contare sull'esperienza e la maestria del Lanificio Zegna a Trivero, vicino Biella.

E da questi ambienti antichi e fascinosi è uscita l'altissima ricerca tessile applicata alla tintura di tessuti straordinari, nati da una sperimentazione duranta 12 anni. Ed ecco Oasi Cashemere, procedimento che usa per colorare erbe, fiori, legni, foglie, radici raccolte nell'Oasi Zegna sulle Alpi Biellesi voluta dalla famglia erede del genio di Ermenegildo per tutelare questo territorio ricco di acque e di storia imprenditoriale. Con gli indossatori che sfilano nel grande spazio della Bocconi di via Rontgen, aperto per la prima volta, su una passerella di neve ghiacciata. Alessandro Sartori fonde sportività e sartorialità, in una sintonia perfetta, talvolta preferendo all'abito l'accoppiata giaccone e pantaloni, optando per cappotti avvolgenti, puntando su revers scolpiti per giacche sciolte a un petto  e mezzo, da portare abbottonate o aperte secondo l'umore. Ad ogni passo s'alza la neve alla Bocconi con la falcata rude da stivale, mentre la cravatta si porta a doppio nodo come fosse una sciarpa. Colori chiari e naturali, quelli delle rocce di montagna, ma anche giallo vivo come quello dei finferli o il rosso di certe azalee. Insomma un uomo Zegna davvero tutto nuovo, che pare respirare aria pura come le sue idee e i suoi sogni.