Mercoledì 24 Aprile 2024

Carlo Capasa: "Noi italiani siamo fortissimi e dobbiamo essere orgogliosi"

Il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana ha presentato il il Calendario delle sfilate e degli happening milanesi dal 12 al 15 gennaio prossimi

Carlo Capasa con Giorgio Armani

Carlo Capasa con Giorgio Armani

Milano, 14 dicembre 2017 - "Dobbiamo essere più orgogliosi di essere italiani! Diamo valore a quello che abbiamo, non perdiamoci in polemiche, quella che verrà a gennaio sarà una bellissima settimana della moda maschile italiana, internazionalissima, che partirà da Pitti Uomo il 9 gennaio 2018 e finirà con l'ultima giornata di Milano Moda Uomo lunedì 15 gennaio", dice con convinzione e determinazione Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana presentando il Calendario delle sfilate e degli happening milanesi dal 12 al 15 gennaio prossimi, partendo dal defilè di Zegna il venerdì sera e finendo l'ultimo giorno con un big del calibro di Giorgio Armani che ancora una volta si presta generosamente a chiudere la fashion week.

"L'evoluzione delle modalità di espressione della moda uomo a cui assistiamo da alcune stagioni ci ha condotto alla realizzazione di un nuovo format del Calendario che riunisce presentazioni e sfilate. Il racconto, unico e speciale, che ciascun brand intende proporre in coerenza con la propria estetica e visione, viene così evidenziato. Il nuovo formato, rinnovato anche nel layout, si propone di essere inoltre uno strumento più utile e rispondente alle esigenze degli operatori del settore impegnati durante Milano Moda Uomo - racconta il presidente Capasa - . 31 sfilate, di cui alcune co-ed: Diesel Black Gold, Isabel Benenato, Neil Barrett, Marcelo Burlon County of Milan, Dsquared2, Daks, Sartorial Monk, Palm Angels, GCDS e Frankie Morello. Da alcune stagione molti brand hanno scelto Milano Moda Uomo per presentare le proprie collezioni uomo e donna insieme, mentre altre sfilate co-ed saranno presenti nel calendario di Milano Moda Donna di febbraio 2018.

Accanto ai nomi storici, sfileranno per la prima volta nuovi brand internazionali: Isabel Benenato, brand italiano fondato da Isabel Vitiello, Represent, brand inglese nato nel 2012 dai fratelli George e Mike Heaton, Hunting World, storico brand newyorkese fondato da Robert M. Lee nel 1959. Grazie al supporto di CNMI, sfilerà per la prima volta in calendario anche Sartorial Monk, brand italiano nato dal genio creativo di Sabato Russo". Ora che New York soffre la crisi della moda maschile ridotta ad appena due giorni e agganciata per sopravvivere alle sfilate femminili, ora che Londra diventa sempre più fragile per la moda per lui, ecco che Milano ha come unico, pericoloso, competitor solo l'appuntamento di Parigi che segue quelli di Firenze e Milano Moda Uomo.

"Coi brand che abbiamo noi, da Versace a Prada, da Armani a Marni, e poi anche Moschino, con Etro che annuncia una grossa novità per la sua presentazione e gli eventi negli showroom che non si possono più classificare semplicemente come presentazioni - spiega Carlo Capasa - non temiamo confronti per nessuno. Le nostre giornate di moda maschile sono fortissime, che va a Firenze per Pitti Uomo poi viene a Milano per le sfilate che coi tanti eventi portano a 58 il numero dei nostri appuntamenti. Ogni azienda, e penso per esempio a Canali e a Pal Zileri, deve poter usare la modalità che piu' si attaglia al suo prodotto. E poi ci sono in Calendario anche Tommy Hilfiger, Ralph Lauren e Kiton..." Nell'arco dei quattro giorni di Milano Moda Uomo altri giovani brand sfileranno grazie al sostegno di Camera Nazionale della Moda Italiana: Federico Curradi, Sulvam, Sunnei e Yoshio Kubo. Grandi novità anche per quanto riguarda le presentazioni con, per la prima volta in calendario, alcuni brand di levatura internazionale: Big Uncle, Maurizio Miri, M140, Tommy Hilfiger, Wu Hao. "Questo è un calendario che dà grande spazio alle novità e ai talenti emergenti, pertanto auspico forte supporto da parte di tutto il sistema moda sia per i nuovi designer che per i nomi storici. Tutti insieme facciamo qualcosa di unico e di importante", conclude Carlo Capasa.