Venerdì 19 Aprile 2024

Benetton, la prima volta di Stella. La Jean firma una capsule etica

E la maglieria si ispira al folk e alla cultura degli indiani d'America

Le creazioni di Stella Jean per Benetton (da resto del carlino)

Le creazioni di Stella Jean per Benetton (da resto del carlino)

Milano, 2 dicembre 2016 - METISSAGE, ovvero incontro di culture diverse che si contaminano e si amano, che lanciano un messaggio di pace e accoglienza. Sta in questa filosofia di vita lo stile di Stella Jean (nella foto) , affermata designer italo-haitiana che ha disegnato per United Colors of Benetton una capsule collection fatta di colore, immagini e suggestioni. È la prima volta che l’azienda cult nel settore della maglieria lancia una collaborazione con una stilista. «E – spiega Gianluca Pastore, direttore marketing – non poteva che essere con Stella. Perché lei rispecchia tutto ciò che la nostra griffe porta avanti da anni: valori etici, prezzi democratici, ricerca di glamour e messaggi universali».

E ALLORA ecco i maglioncini e le gonne con i disegni degli spiriti indiani, quelli che tutelano la famiglia. Ecco il cappotto di maglia che sembra appena uscito dalle mani della nonna, le scarpe e gli accessori fatti dalle donne etiopi e haitiane, che di questo lavoro vivono e che con il loro mestiere portano avanti una tradizione sociale e culturale di tutto rispetto. Ecco le borse con impressi gli dei protettori, così stilizzati e cromatici da trasmettere allegria e serenità. «Volevo disegnare qualcosa che esprimesse il concetto di famiglia, di calore, di comunione – dice Stella Jean – e dopo le mie collezioni dedicate all’Africa, per Benetton ho pensato agli indiani d’America. Del resto come non parlare di un popolo prigioniero in casa propria?». Il tutto realizzato in uno stile vibrante, unico, tipico della stilista haitiana, che sa fondere in questi venti capi della collezione Benetton glamour e radici folk. Del resto, la sfida lanciata dal brand di Treviso era rielaborare il concetto di maglieria: Stella Jean ha raccolto l’invito e creato una collezione knitwear ricca di sfumature e significati, una sorta di antropologia fashion, proprio come nel Dna di United Colors of Benetton. La capsule, già in vendita in selezionati store Benetton nel mondo, è composta da capi rigorosamente knitted, con decorazioni etno folk ed è completa di accessori realizzati in collaborazione con una comunità di artigiani haitiani ed etiopi.

IL FIL ROUGE che racconta la collezione è l’incontro tra le due parole natale e nativo, dove, anche etimologicamente, si mixano due concetti: il luogo di appartenenza, le radici, la fierezza di vivere a pieno la propria cultura – anche nell’uso di costumi, decori, simboli – e un luogo di incontro, meta di un lungo viaggio, fatto di immagini e suggestioni. Del resto, per Benetton inizia un altro lungo viaggio nella moda del mondo. L’azienda registra un miliardo e mezzo di fatturato, ha 4500 negozi, di cui 500 di proprietà, e dà lavoro a migliaia e migliaia di persone. Il segreto del successo di questo marchio universale? Ironia, memoria, multiculturalità. Un mix vincente che se abbinato ai prezzi democratici (la collezione di Stella Jean va dai 79 ai 299 euro) non può che incontrare e soddisfare il grande pubblico.