Milano, 20 settembre 2012 - E’ L’OTTIMISMO la parola chiave della prima giornata di Milano Collezioni Donna per la moda dell’estate 2013. E non poteva esserci donna più affascinante e moderna per questa aria nuova che si vuole respirare negli atelier e negli showroom della principessa Charlotte Casiraghi che ha applaudito ieri il defilè forte e deciso di Gucci, col tratto a tutta contemporaneità di Frida Giannini. «Sì, Charlotte è proprio un’icona di oggi, paragonabile a Donna Marella negli scatti anni Settanta di Richard Avedon o di Giampaolo Barbieri con Marisa Berenson - racconta la stilista in grande bellezza, uscita dal nero per una fantasia di fiori molto giap - E al fascino di quegli anni tanti rivoluzionari per la moda, la musica e l’architettura mi sono voluta ispirare per l’estate 2013 che sarà per Gucci a tutto colore». Ed eccolo il nuovo tailleur con la tunica lunga e il pantalone asciutto ma fluido, i sandali alti e molto fetish chiusi alla caviglia da una fibbia di vernice, i grandi volant che ornano la figura sul collo, sulle maniche sulla schiena che riserva tante sorprese con tagli alla Fontana.

BIANCO, NERO, turchese, fuxia e corallo i colori degli abiti Gucci e anche dei bijoux d’effetto. «Con Charlotte stiamo lavorando ad altri progetti - conclude Frida - perché lei è il volto dell’aristocrazia moderna. E poi continueremo ad impegnarci per una moda sempre più etica e sostenibile». Un tema caro al presidente di Gucci Patrizio di Marco che ieri ha stretto un “patto verde” col ministro dell’ambiente Corrado Clini.
«Le mie donne sono sirene di luce - racconta Alberta Ferretti dopo il suo applauditissimo show - e indossano abiti iridescenti, romantici e liquidi, nei colori del mare». Ed eccoli questi capolavori di leggerezza con frange di cristallo doppiate di tulle, ricami di pizzo come delicati tatuaggi, abiti come sospesi sul corpo da soffio di chiffon. «Credo sempre di più che il nostro pret-à-porter debba essere alto perché solo così le donne potranno continuare a sognare». E’ partito dalla foresta fluviale amazzonica per le stampe a tutta natura ma poi, complici le Olimpiadi, ha virato sui segnali più chic dello sport Angelo Marani orgoglioso delle sue operaie che hanno reagito con coraggio alla paura del terremoto buttandosi a capofitto in questa collezione dove la maglieria couture la fa da padrona. «Gambe nude da gazzella, piccole giacche, bondage saggio - dice Marani - godet soleil e tanta fantasia per ridare fiducia al nostro settore. E smettiamola di parlare solo di crisi, questo nostro Made in Italy ci fa essere orgogliosi e fiduciosi».

E LA MOLLA della sfida e della nuova avventura pervade il defilè di Fay, al debutto in passerella con una collezione giovane-giovane disegnata da Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi, con minigonne e cappottini profilati di pelle d’argento molto ’60, stivaletti beatles e scamiciati deliziosi a vita alta. «Che emozione! Questo è il momento giusto per iniziare un nuovo percorso con Fay e i ragazzi che la disegnano sono bravi» racconta Andrea Della Valle presidente di Fay festeggiato nello splendore di Palazzo Gallarati Scotti insieme al fratello Diego complimentatissimo per le sue esternazioni anti-Marchionne.

MOLTA ENERGIA ieri in passerella anche per Bianca Gervasio che disegna Mila Schon, per Alessandro Dell’Acqua con N.21 prodotta dal Gruppo Gilmar, con la seduzione fiorita di VDP Via delle Perle, con la grinta rock di John Richmond, con l’etnico chic di Simonetta Ravizza, con le belle forme di For Me e Nina Zilli simpatica testimonial, col femminile non femminista di Kristina Ti, con i delicati intarsi di fiori e rombi di Ballantyne che vuole democratizzarsi nella distribuzione. «Qui a Milano Moda Donna vedo una splendida Italia - dice Brunello Cucinelli - e il mio pret-à-porter voglio che sia sempre più di lusso e straordinario». E per lui parlano le giacche tight e i pull a intreccio, le gonne lunghe plissè e i pull di cashmere che brillano di cristalli.

di Eva Desiderio