Migranti, scafista taglia la fune di traino. Centinaia di dispersi

In manette un sudanese accusato di aver ucciso una donna tagliando la fune che trainava un peschereccio. Poi circa 3-400 persone sono date per disperse dopo il naufragio dell'imbarcazione abbandonata a se stessa

Un'immagine di un naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia il 25 maggio (Ansa)

Un'immagine di un naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia il 25 maggio (Ansa)

Ragusa, 28 maggio 2016 - Fermato a Pozzallo lo scafista dell'imbarcazione che trainava un peschereccio affondato nel Canale di Sicilia in un naufragio con 3-400 migranti dispersi.

Il sudanese avrebbe ordinato di tagliare la fune da traino del peschereccio che stava per affondare e che, con un "effetto fionda", ha colpito e ucciso una donna.

Nell'affondamento del barcone non più al traino sarebbero morte circa 400 persone. Un centinaio i superstiti. 

La Procura di Ragusa ha dato disposizione per l'arresto del presunto scafista. Il cadavere della donna, colpita dalla fune tagliata, è stato trasferito ad Agrigento. Parte dei sopravvissuti è in viaggio verso Taranto.

La Guardia Costiera ha salvato oggi oltre 1900 migranti nel Canale di Sicilia, nel corso di 16 distinte operazioni di soccorso coordinate della Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.