Martedì 23 Aprile 2024

Immigrazione, Onu al lavoro. "Testo il 18 maggio". Sbarchi, ventenne morta schiacciata

Proposta dell'Italia all'Onu per il contrasto del traffico dei migranti. Il sottosegretario Alfano: "Equa distribuzione dei migranti nelle regioni". 'No' della Valle D'Aosta

Sbarco migranti a Napoli (lapresse)

Sbarco migranti a Napoli (lapresse)

Crotone, 6 maggio 2015 - L'emergenza immigrazione non accenna a placarsi. Anche oggi in centinaia sono sbarcati tra Campania, Sicilia e Calabria, mentre alcuni presunti scafisti sono stati arrestati. Una ragazza nigeriana di 20 anni è stata schiacciata sulla calca da un barcone. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu è al lavoro e una prima decisione dovrebbe arrivare il 18 maggio. L'Italia ha presentato una proposta per una bozza di risoluzione contro i trafficanti di migranti. Il sottosegretario Alfano, alla vigilia del vertice con gli enti locali, ha spiegato che i migranti verranno distribuiti in diverse regioni. La Valle D'Aosta però ha già fatto sapere che non accoglierà i 79 che le sono stati assegnati perché "non c'è posto". 

VENTENNE MORTA SCHIACCIATA - Sarebbe morta schiacciata dalla calca sul barcone con il quale stava attraversando il Mediterraneo una ragazza nigeriana di 20 anni il cui cadavere era stato recuperato insieme ad altri due, e ad oltre 200 superstiti, su un mercantile battente bandiera panamense giunto ieri a Crotone. È quanto è emerso dalle indagini della squadra mobile che sta compiendo accertamenti sulle circostanze della morte di tre persone i cui cadaveri sono stati raccolti dal mercantile da un'imbarcazione in viaggio dalla Libia all'Italia. Delle tre persone morte solamente una è stata identificata. Si tratta di M. Faith, nigeriana di 20 anni, la quale viaggiava con il fratello John, di 25 anni. Quest'ultimo ha riferito agli investigatori di avere appreso dagli altri migranti che la sorella avrebbe avuto, prima di morire, problemi respiratori, riconducibili verosimilmente alle esalazioni dovute al rovesciamento di una tanica di benzina all'interno del natante ed alla compressione esercitata dai compagni di viaggio a causa della calca creatasi in ragione del sovraffollamento all'interno del mezzo. Il Pm di turno della Procura di Crotone deciderà nelle prossime ore se disporre l'autopsia sui tre cadaveri.

TRE ARRESTI - Tre uomini sono stati arrestati dai carabinieri di Tricase per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di migranti avvenuto nella tarda serata di ieri in località Marina Serra. Alla loro identità gli investigatori sono risaliti grazie ai filmati girati con il telefono cellulare da una persona a bordo del peschereccio che, intorno alle 21.30 di ieri, è stato notato sottocosta da alcuni cittadini, che hanno avvisato le forze dell'ordine. Sul posto sono giunte le motovedette della Guardia costiera, che hanno scortato l'imbarcazione nel porto di Tricase, dove è stata posta sotto sequestro. I trenta migranti, che hanno dichiarato di essere di nazionalità  siriana, sono stati invece trasferiti al centro "don Tonino Bello" di Otranto, dove sono stati identificati e sottoposti a visite mediche. Il pool anti- immigrazione della Procura di Lecce ha avviato le indagini per identificare gli scafisti, acquisendo le testimonianze delle persone trasportate e i filmati contenuti nei telefonini.

CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU - I membri europei del Consiglio di Sicurezza dell'Onu hanno raggiunto un accordo. Una prima decisione su una possibile operazione di Politica di sicurezza e difesa comune (Psdc) per colpire i barconi dei trafficanti potrebbe arrivare già al consiglio Affari Esteri-Difesa del 18 maggio. E' quello che emerge dalla roadmap per l'attuazione delle decisioni del summit, di cui l'ANSA ha preso visione. 

L'Europa cercherà di ottenere il consenso da parte delle Nazioni unite di sequestrare le barche utilizzate per i traffici di migranti nel mar Mediterraneo a partire dalla Libia. Secondo una fonte diplomatica dell'Onu, rimasta anonima, è stata stilata una bozza di risoluzione da parte di Regno Unito, Francia, Lituania e Spagna, sotto il capitolo 7 della Carta dell'Onu, che permette l'uso della forza. Il testo autorizzerebbe l'Ue a intervenire in alto mare, nelle acque territoriali e sulle coste della Libia per sequestrare i barconi e "impedire il traffico e l'immigrazione illegale attraverso il Mediterraneo". Tuttavia, sempre secondo quanto riferisce il diplomatico, la Russia, che ha potere di veto in Consiglio, sarebbe contraria all'ipotesi di distruggere le imbarcazioni. Lunedì l'Alta rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, aggiornerà il Consiglio di sicurezza a porte chiuse sulle operazioni proposte. I diplomatici fanno sapere che una bozza di risoluzione potrebbe essere fatta circolare tra i 15 membri del Consiglio la prossima settimana.

PROPOSTA DELL'ITALIA - L'Italia ha presentato ai Paesi europei del Consiglio di Sicurezza Onu una proposta per una bozza di risoluzione contro i trafficanti di migranti. Lo ha riferito il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni da Varsavia aggiungendo che l'obiettivo è ottenere "un quadro legale che ci consenta di colpire i trafficanti".

G.ALFANO: 'EQUA DISTRIBUZIONE' - Il sottosegretario alla Difesa, Gioachino Alfano, sottolinea di aver condiviso la linea del Ministro dell'Interno di "proseguire l'attività negoziale per riuscire ad avere un'equa distribuzione dei migranti in tutti i territori dei Paesi dell' Unione europea e durante l'emergenza di un'equa distribuzione in tutte le regioni italiane. Il nostro Paese - ha proseguito il sottosegretario - ha il compito etico e morale di seppellire gli sfortunati arrivati morti e di accogliere chi arriva vivo perché dobbiamo essere per la vita e per la salvaguardia della stessa senza se e senza ma". "Oggi - ricorda il sottosegretario - è arrivata a Napoli la nave della Marina Militare Comandante Foscari con a bordo 562 migranti tra cui 75 minori dei quali circa 20 sono sotto i 10 anni e 5 donne sono in stato di gravidanza. Nigeria, Costa d' Avorio, Siria, Palestina e Bangladesh alcuni dei paesi di provenienza dei migranti salvati nel mar Mediterraneo. In circa 110 rimarranno nelle strutture d'accoglienza della Campania mentre gli altri saranno smistati in altre regioni d'Italia. Gioacchino Alfano rivolge con gratitudine il suo apprezzamento "a tutto il personale delle Forze armate, della Croce Rossa Italiana, delle Forze di Polizia, della Caritas e a tutti i volontari che stanno lavorando alacremente per affrontare questa ennesima emergenza umanitaria. Gli occhi del mondo - conclude Alfano - sono su tutti noi e stiamo dando, ancora una volta, prova di incredibile senso umanitario e di rispetto per la vita".

LA VALLE D'AOSTA DICE 'NO' - Ma la Regione autonoma Valle d'Aosta, alla quale il Ministero dell'interno avrebbe assegnato 79 migranti nell'ambito dei 499 destinati anche alla Liguria e al Piemonte, fa sapere che si trova nella "assoluta impossibilità" a "garantire posti di accoglienza temporanea che rispondano a criteri di sostenibilità e di dignità, oltre ai 62 posti già occupati". È questa la riposta inviata ieri dal presidente della Regione, Augusto Rollandin, nelle sue funzioni prefettizie, alla direzione centrale dei servizi civili per l' immigrazione e l'asilo dopo aver effettuato "una ricerca di eventuali altri posti presso i 74 Comuni della Regione" che ha "sortito esito negativo".