Martedì 23 Aprile 2024

MESSI E AGUERO PER ROMA E JUVENTUS

Alessandro Fiesoli ALLA JUVENTUS vice campione d'Europa, peggio di così non poteva andare: il Manchester City, la più forte del gruppo due dopo il Real Madrid, il Siviglia, la peggiore del gruppo tre, vincitrice dell'ultima Europa League, e il Borussia Moenchengladbach, che non sarà lo squadrone dei suoi anni d'oro, ma è pur sempre un club tedesco, uscito da un'urna quattro che conteneva possibili accoppiamenti molto più comodi, come l'Astana, debuttante kazaka. TUTTO sommato, invece, non può lamentarsi la Roma, considerato che partiva dalla terza fascia. E' vero che ai giallorossi è toccato l'insuperabile Barcellona, detentore del trofeo, fuori portata, ma Garcia potrà giocarsela per il secondo posto con il Bayer Leverkusen, letale alla Lazio nei preliminari. Un'altra squadra tedesca forte, per Pioli irraggiungibile («Questo è calcio vero, e noi non siamo ancora all'altezza», la sua sconfortante ammissione dopo l'eliminazione, e chissà se l'ambiziosissimo Lotito avrà gradito) ma pur sempre proveniente dalle qualificazioni. La quarta squadra del girone, i bielorussi del Bate Borisov, è fuori gioco. La Roma può e deve provarci, del resto per andare avanti nell'eccellenza del calcio europeo un avversario dovrà pur essere battuto, prima o poi. Messi all'Olimpico sarà comunque un avvenimento. LA JUVENTUS, testa di serie, resta la favorita del suo girone in base alle gerarchie dell'ultima edizione della Coppa, ma il girone è da brividi, e Allegri dovrà trovare in fretta il nuovo assetto della sua squadra, dopo la rivoluzione estiva, per difendere la ritrovata reputazione internazionale, e per restare seduto al tavolo più ricco e più caro. Il Manchester City, guidato dal Kun' Aguero, ha speso 250 milioni per rinforzarsi, a cominciare dall'acquisto di Sterling. Uno squadrone, una sfida molto dura e molto bella. In quanto al Siviglia, è stato appena rinforzato dalla stessa Juventus, con il trasferimento di Llorente, e i tempi sono un po' beffardi, per Marotta. Molto complicato anche il gruppo B (con Psv, Manchester United, Cska Mosca e Wolfsburg) ma il girone di ferro è quello della Juventus. IN BALLO, come sempre, e questa volta in modo ancora più sostanzioso e ridondante, ci sono molti soldi. Il montepremi complessivo della Champions, grazie ai nuovi contratti televisivi, è salito a 1,9 miliardi di euro (aumento del 34 per cento) con 1,257 miliardi destinati ai club. Sarebbe bello se questa montagna di denaro servisse anche ad abbassare il costo dei biglietti e a finanziare i settori giovanili. Ma non sarà così. Buona caccia al tesoro, allora.