Centomila alla marcia della pace: da Perugia ad Assisi in cammino contro la guerra

"Cento anni di guerre bastano", il tema scelto per l'edizione 2014. Per la prima volta non marciano gli scout

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PERUGIA, 19 ottobre 2014 - Aperta, come tradizione vuole, dalla grande bandiera arcobaleno, è partita intorno alle 9 dal capoluogo umbro la Marcia della Pace Perugia-Assisi. "Cento anni di guerre bastano", il tema scelto per l'edizione 2014. In cammino molti gonfaloni degli enti locali italiani. "Siamo in centomila", hanno annunciaton gli organizzatori. Le adesioni al corteo, lungo diversi chilometri, sono state 873, 117 invece le scuole, 277 gli enti locali, 479 associazioni, 526 città partecipanti, tutte le regioni coinvolte. Intorno alle 16 la testa del corteo della è arrivata al traguardo, la Rocca di Assisi, per la manifestazione conclusiva.

Tra i marciatori anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, la presidente della Camera, Laura Boldrini, la vice presidente della Camera, Marina Sereni, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi. In marcia anche don Luigi Ciotti. "La pace - ha detto - ha bisogno di noi, di speranza e la speranza ha bisogno di ciascuno di noi e prima di riformare il Paese bisogna riformare le nostre coscienze".

Anche Papa Francesco ha fatto sentire la propria voce e il proprio sostegno: "La marcia della pace Perugia-Assisi sia un'occasione per un maggior impegno nella diffusione della cultura della solidarietà, ispirata ai valori morali e al servizio della persona umana e del bene comune", ha detto in un messaggio inviato ai partecipanti, impartendo ai "presenti tutti la benedizione apostolica". Il messaggio è stato letto dalla Loggia della Basilica dal vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino.

"Oggi siamo qui per dire che la pace è un valore importante e per dirlo tanto più in un tempo in cui i venti di guerra sono tutti intorno a noi", ha detto Laura Boldrini. "Sono felice di essere qui - ha inoltre sottolineato Laura Boldrini - è un popolo bellissimo ed è come stare in una parte di Italia che crede nei valori della fratellanza e della pace e che dice no alla guerra. Non potevo mancare in questo ruolo e quindi ci tenevo ad esserci".

La partenza, stamattina, è stata preceduta dal suono di cento esplosioni diffuso dagli altoparlanti. "Cento colpi - ha detto l'organizzatore Flavio Lotti - che scandiscono cento anni di guerre, con tante stragi che anche oggi ci sono nel mondo. Siamo qui perché non vogliamo più vedere vittime. E siamo tantissimi, decine di migliaia".

GLI SCOUT DISERTANO - Per la prima volta non marciano gli scout cattolici dell'Agesci: una decisione "sofferta - scrivono - originata dalla consapevolezza della necessità di un cambio di gestione nella Tavola della Pace, che pensavamo dovesse essere più trasparente e partecipata". Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano da sempre in prima linea sui temi della pace e tra i promotori della Marcia, aveva lanciato un appello all'Agesci: "ripensateci e venite alla Perugia-Assisi".