Giovedì 18 Aprile 2024

MANENTI: «PARMA, COMANDO IO»

Paolo Franci NEL TUTTI contro tutti di Parma, il colpo di scena più fragoroso non è arrivato dal vertice andato in scena in Municipio tra Sindaco, Assocalciatori e i giocatori del Parma. E neanche con il comunicato di fuoco di Giampiero Manenti. Il botto fragoroso, secondo quanto riporta il sito gazzettadiparma.it, è arrivato con l'azzeramento dei vertici della Guardia di Finanza. Il comandante provinciale Danilo Petrucelli e il suo vice, capo della polizia tributaria Luca Albanese, sono sotto inchesta per omissioni di atti di ufficio. I due, ufficialmente in ferie, sarebbero stati sollevati dall'incarico e non rientreranno più in servizio a Parma. Un colpo di scena che scuote la città per effetto dell'inchiesta della procura parmense, secondo la quale i due finanzieri avrebbero ritardato l'avvio dell'inchiesta sul dissesto economico-finanziario del Parma calcio. Poi, il tutti contro tutti. Mentre il sindaco di Parma Federico Pizzarotti incontrava la delegazione dell'Assocalciatori, guidata da Damiano Tommasi e la rappresentanza dello spogliatoio del Parma (Lucarelli, Gobbi, Cassani), Manenti diffondeva una nota di fuoco: «Se qualcuno vuole comprare il club, si rivolga a me. Il sindaco Pizzarotti non è il proprietario del Parma e non ha alcun tipo di mandato per trattare la cessione del club». Righe di fuoco, mentre i partecipanti al vertice in Municipio, cercavano di fare il punto sull'ipotesi di giocare il match tra Parma e Atalanta al Tardini. L'idea sarebbe quella di togliere la gestione dello stadio sul quale gravano debiti per 1.4 milioni di euro: il club non paga dal 2011 il canone di locazione al club (a Manenti, dunque) e affidarla a terzi (la partecipata del comune ParmaInfrastrutture?), pur dovendo reperire risorse per i costi di gestione impellenti: «Al momento, c'è il 50% di possibilità che si giochi», ha dichiarato Pizzarotti. Dal vertice, filtra anche la volontà dei giocatori del Parma a scendere in campo contro l'Atalanta, a patto che vi sia la garanzia di poter riprendere a giocare regolarmente nel proseguio di campionato. In quest'ottica, il D-day resta il 6 marzo, quando la Lega di A affronterà il caso, anche dal punto di vista di eventuali aiuti economici. Nel frattempo il tribunale di Bologna ha nominato un curatore fallimentare, Mauro Morelli, accogliendo il ricorso per inadempienze di un socio di minoranza del Parma.