Roma, 13 novembre 2014 - Il maltempo uccide ancora: un uomo è morto a Crema, in provincia di Cremona (FOTO). Il corpo é stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nei pressi di un mulino invaso dall'acqua. E' la terza vittima in poche ore, dopo i morti di ieri nel Biellese e sul Lago Maggiore. Più in generale, la situazione metereologica è di tregua, che durerà però solo fino a sabato, quando tornerà l'allerta alluvioni. Intanto è allarme per la piena del Po.
EROE - Era un giardiniere e manutentore di chiuse, la vittima di Crema: Armando Vagni, 36 anni: è annegato proprio mentre stava cercando di aprire una chiusa per far defluire l'acqua da una roggia-mulino. A far scattare l'allarme sono state alcune persone che erano con lui ieri sera e lo stavano guardando mentre svolgeva il suo lavoro: subito hanno chiamato i vigili del fuoco quando lo hanno visto cadere. I pompieri hanno lavorato a lungo per estrarre il corpo, finito incastrato sotto una pala del mulino.
E' ALLARME PER LA PIENA DEL PO - "Il Po non ci fa dormire sonni tranquilli", ha detto il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, che oggi a Carrara ha presieduto un vertice. "Il Po è cresciuto nel tratto tra Casalmaggiore Cremona e Borgoforte Mantova - ha aggiunto il prefetto - Qui la piena è prossima a un livello di criticità elevata, e si prevede che presto possa arrivare alla criticità elevata anche nel tratto tra Casalmaggiore fino al delta. Sono troppi cinque morti negli ultimi giorni". La pioggia non concede tregua e il livello del Po cresce di ora in ora. Nell'ultimo bollettino, l'Aipo ha comunicato il superamento del livello di criticità moderata in diverse zone del piacentino e del reggiano. La Protezione civile, invitando la popolazione a non avvicinarsi alle aree golenali e agli argini, aveva attivato fase di allarme nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia già da questa mattina alle 4, ma è da domani che si dovrebbero raggiungere livelli di criticità preoccupante, in particolare nei comuni di Boretto, Borgoforte e Casalmaggiore; criticità moderata invece a Colorno, Mezzani, Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla e Luzzara. In Lombardia la situazione più critica si registra nel Basso Pavese dove il livello del Po, riferisce il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, sta crescendo a dismisura. Gli impianti della Chiavica stanno funzionando incessantemente. La quota idrometrica lato campagna ha raggiunto ormai i 300 centimetri e si teme un ulteriore peggioramento nel caso non si attenuassero le abbondanti precipitazioni di questi giorni. Il personale Villoresi sta monitorando la situazione.
NUOVO ALLARME - Criticità rossa in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Queste le previsioni del Dipartimento della Protezione civile, secondo cui dalla serata di domani una vasta perturbazione atlantica attiva sulla Penisola Iberica determinerà precipitazioni sulle regioni nord-occidentali mentre brevi rovesci sono attesi sui restanti settori alpini e prealpini e sulla Sardegna nord-occidentale. Da sabato si prevede diffuso maltempo su gran parte della nostra Penisola. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento.
Scuole e Provincia chiusi oggi a Verbania, dove il Lago Maggiore è uscito dagli argini. Il lungolago a Pallanza risulta impraticabile, mentre tra Stresa e Belgirate la circolazione ferroviaria è ancora interrotta a causa di uno smottamento. Critica la situazione anche sul Lago d'Orta, dove il paese più colpito dai danni del maltempo è Pella, nel Novarese. Ieri una frana ad Alzo di Pella si è abbattuta su una abitazione, senza conseguenze drammatiche. Tuttavia una cinquantina di persone hanno passato la notte fuori casa, da parenti o in albergo. Intanto la pioggia concede una tregua sul Piemonte, ma a quanto riferisce . Domani è atteso un nuovo peggioramento delle condizioni metereologiche.
SUL LAGO MAGGIORE SI CONTANO I DANNI - Rientrato l'allarme, grazie a una tregua del maltempo, è iniziata la conta dei danni nei Comuni in provincia di Varese colpiti dall'esondazione del Lago Maggiore (clicca la foto qui a lato per accedere alla fotogallery) e di alcuni fiumi. La memoria di numerosi commercianti torna al 2000 e al 2002, quando l'acqua uscì dagli argini del lago e devastò case e negozi. Questa volta i danni sono stati meno gravi, ma tra i residenti c'è preoccupazione per il meteo, e per le piogge che nei prossimi giorni dovrebbero tornare a cadere sul Varesotto. A Laveno Mombello, uno dei Comuni più colpiti, piazze e strade vicine al lago sono ancora interessate dall'acqua, che sta iniziando a defluire.