Giovedì 18 Aprile 2024

Disastri aerei, dipendenti in fuga dalla Malaysia Airlines: da inizio anno dimessi in 200

A lanciare l'allarme è la stessa compagnia malese

Aerei della Malaysia Airlines (Ansa)

Aerei della Malaysia Airlines (Ansa)

Bangkok, 26 agosto 2014 - L'anno terribile della Malaysia Airlines non è si è fermato ai due disastri aerei che hanno causato la morte di 537 persone, 27 delle quali erano membri dell'equipaggio. Dopo gli schianti, nella compagnia aerea è un 'fuggi fuggi': quasi 200 dipendenti si sono dimessi nei primi sette mesi del 2014, secondo quanto annunciato oggi dalla stessa compagnia, che sulla scia delle perdite finanziarie è stata recentemente nazionalizzata.

Ma anche i passeggeri sono in calo dopo il periodo nero nel quale la compagnia - tradizionalmente considerata sicura e di prima fascia - è stata coinvolta. La Malaysia Airlines, in crisi finanziaria da anni, sta bruciando le sue riserve di liquidità a una velocità di circa 2,16 milioni dollari al giorno, a causa delle prenotazioni che continuano a diminuire, come riferisce il sito di news australiano news.com.au. Poi, tre settimane fa, il ritiro dalla Borsa di Kuala Lumpur nell'ambito di un piano di ristrutturazione. Foto postate sui social network dagli stessi passeggeri mostrano aerei che volano quasi vuoti. Quanto ai dipendenti, 186, tra piloti e assistenti di volo, hanno lasciato il loro lavoro, in gran parte citando le "pressioni familiari" come uno dei motivi principali.

Il picco delle dimissioni è stato raggiunto dopo la misteriosa scomparsa del volo MH370 lo scorso 8 marzo con 239 persone a bordo. Gli incroci dei dati satellitari fanno desumere che l'aereo sia precipitato nell'Oceano Indiano dopo aver esaurito il carburante, in seguito a un'inspiegabile virata dall'originaria rotta Kuala Lumpur-Pechino. A luglio il numero delle defezioni è calato, ha aggiunto la compagnia. Tuttavia, è ancora difficile quantificare l'impatto del secondo incidente che ha coinvolto la Malaysia Airlines, ossia l'abbattimento del volo MH17 (298 persone a bordo) nei cieli dell'Ucraina orientale lo scorso 17 luglio. Nel frattempo, l'azienda sta fornendo ai suoi assistenti di volo un servizio di sostegno psicologico; ma la mancanza di equipaggi costringe alcuni membri anche a turni di 12 ore, creando ulteriore malcontento.