Martedì 23 Aprile 2024

Le confessioni del romantico Mal: "Sono sordo e non mi vergogno"

Il cantante inglese, 71 anni, è ora testimonial di protesi acustiche

Mal, 71 anni (Guberti)

Mal, 71 anni (Guberti)

Milano, 2 aprile 2015 - MAL, fa un certo effetto vederla reclamizzare in tv un apparecchio acustico. Di solito gli artisti del palcoscenico vogliono sembrare eternamente giovani e in forma perfetta. Come mai questa scelta?

«Non c’è niente da nascondere o di cui vergognarsi! Spesso mi trovo in difficoltà, devo chiedere di ripetere le frasi, oppure devo trovare una scusa o una giustificazione. Almeno adesso non dovrò più subire situazioni imbarazzanti».

Come è cominciato?

«Soffro di acufene, cioè sento un rumore che non è percepito dall’orecchio ma è nel mio cervello. Il rumore che sento io è quello di un ruscello, oppure di una cascatella. Me ne sono accorto 15 anni fa, durante una gita nel deserto. La guida ci ha fatto accomodare a terra e ci ha detto: ‘Adesso ascoltiamo il silenzio’. Ma io non sentivo affatto il silenzio! Allora ho detto: ‘Ma qui c’è un ruscello!’. Così ho scoperto che l’acqua era solo nella mia testa».

E cosa è accaduto?

«Il rumore è forte e fastidioso e ha un vero e proprio timbro, sicché mi impedisce di sentire la musica, mi confonde. Per fortuna ho provato questo apparecchio acustico dei fratelli Marchesin, che mi permette delle regolazioni, per esempio con un telecomando posso alzare gli acuti, o abbassare il resto. Andare al ristorante, con molta confusione intorno a me, è insopportabile».

Non teme che ciò possa intaccare il suo fascino?

«Ma anche Phil Collins ha lo stesso problema e ne parla tranquillamente. Non mi vergogno affatto».

Lei oggi ha 71 anni. Come ha affrontato l’invecchiamento?

«Con grande serenità. A 65 anni ho scoperto il golf che è diventato la mia grande passione. Sono presidente dell’associazione cantanti e musicisti golfisti, partecipo a molte gare, qualcuna la vinco, ho la casa piena di trofei. Io vivo in campagna vicino a Pordenone, e ad Aviano c’è un bellissimo campo. Il golf è lo sport più bello di tutti. Il calcio è una gran rottura di scatole, tutti urlano, strillano, e sei sempre in quel quadrato di campo. Il golf invece è immerso nella natura».

Dà più soddisfazione vincere un trofeo di golf o conquistare una donna?

(Ride). «Adesso il golf, sicuramente. Con mia moglie Renata sono felice».

Eppure a 71 anni è ancora un bell’uomo. Le donne chissà quante avances le fanno...

«Quando ero giovane ho vissuto tante belle cose, tanti bei momenti, avevo davvero lo status del playboy, andavo nei night, guidavo macchine veloci. È stato bello».

Non le mancano tutte queste cose?

«No, adesso sono felice con i miei due figli, Kevin di 16 anni e Karin di 13. Li ho fatti un po’ tardi perché prima mi sono divertito molto».

Anche artisticamente è sempre attivo. Sta per uscire un nuovo disco...

«È per i 50 anni di carriera in Italia, s’intitola “Nel mare della musica“».

Come trova la musica di oggi?

«Non voglio dire che quella di un tempo fosse migliore, ma oggi passa inosservata. Riesce a citarmi un brano del Festival di Sanremo di quest’anno? Le canzoni degli anni Sessanta invece sono qui ancora adesso! Erano genuine, oneste. Non c’è più cuore, né anima. Oggi i giovani non fanno neanche l’amore con un ragazzo o una ragazza, lo fanno con l’iPad».