Palermo è la città più trafficata d'Italia - Foto: Stuart Boulton / Alamy
Gli ingorghi nelle strade continuano a rappresentare un problema serio per Palermo, che nel 2016 si è riconfermata la città più trafficata d’Italia. A rivelarlo è la società olandese TomTom, che ha reso pubblici i dati del TomTom Traffic Index 2017. Si tratta di un report annuale che fornisce una panoramica sui livelli di traffico nelle aree urbane di ogni continente. I risultati hanno mostrato dei peggioramenti globali che, di conseguenza, rendono le città sempre più congestionate e l’aria sempre più inquinata.
IL TRAFFICO IN OGNI CONTINENTE Il report, effettuato per il sesto anno consecutivo, ha analizzato i dati di percorrenza reali delle reti stradali di 390 città in 48 paesi, prendendo in considerazione 95 città e 10 paesi in più rispetto all’analisi pubblicata all’inizio del 2016.
LA SITUAZIONE ITALIANA Parlando del Bel Paese, la città più trafficata secondo il report è Palermo, che si trova al sesto posto nella classifica europea. Nel capoluogo siciliano, in media, le persone impiegano il 43% di tempo in più a percorrere un tragitto rispetto alle situazioni di traffico regolare (i picchi nelle ore di punta raggiungono il 69%). Secondo le stime, i palermitani trascorrono 149 ore all’anno imprigionati nella loro automobile. La Top 5 italiana è completata nell’ordine da Roma (40% con picchi del 74% di mattina), Messina (39%), Napoli (33%) e Reggio Calabria (31%); al sesto posto troviamo Milano con un 30% di livello di congestione e picchi del 61% negli orari di punta mattutini.
EUROPA E MONDO La Top 5 europea vede al primo posto la polacca Lodz (51%), seguita da Bucarest, Mosca, Balfast e Dublino. A livello mondiale, invece, questo primato negativo è stato assegnato a Città del Messico, caratterizzata da picchi serali del 101%. Al secondo e al terzo posto si trovano Bangkok e Jakarta.
I risultati del report preoccupano soprattutto perché in ogni singolo continente, dal 2015 al 2016, i livelli di traffico sono notevolmente cresciuti: al primo posto dei continenti più peggiorati c'è l’Africa con un +15%, seguita dal +12% dell’Asia e dell’Oceania.