Lunedì 15 Aprile 2024

Le cascate dell'Acquacheta e il Parco di Dante

Le cascate dell'Acquacheta, narrate nell'Inferno di Dante, offrono uno splendido paesaggio naturale all'interno del Parco delle Foreste Casentinesi. Ecco come raggiungerle.

Cascata dell'Acquacheta – Foto: CC Federica Bardi

Cascata dell'Acquacheta – Foto: CC Federica Bardi

Inserite nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, al confine esatto tra l'Emilia Romagna e la Toscana, le cascate dell'Acquacheta sono un luogo d'interesse culturale e naturalistico. Oltre a costituire una meravigliosa meta per gli amanti del trekking e delle passeggiate nel verde, hanno infatti costituito un luogo di ispirazione e suggestione per Dante Alighieri.
L'ELEMENTO NATURALE
Le cascate dell'Acquacheta sono un fenomeno naturale originato dallo splendido salto d'acqua del corso d'acqua omonimo, affluente del fiume Montone, che sorge sull'Appennino Toscano, nei pressi del Monte Lavane. La cascata è situata a 678 m, è larga circa 30 m e produce un salto di ben 90 m. Intorno si estende un'area protetta di ben 36.846 ettari, interamente ricoperta da foreste e abitata dalla fauna tipica dei territori collinari.
L'ITINERARIO DANTESCO
Per raggiungere le splendide cascate, narrate da Dante Alighieri nella Commedia come corrispettivo reale della rumorosa cascata del fiume infernale del Flegetonte nel canto XVI dell'Inferno, sono disponibili tre diversi itinerari. Il primo e più semplice parte dal comune di S. Benedetto in Alpe, dove Dante stesso soggiornò, per raggiungere San Godenzo e il sentiero 407, che in meno di 2 ore approda alla meta.
ITINERARI ALTERNATIVI
Un'altra possibilità consiste invece nel sentiero 411 e nell'attraversamento della Fiera dei Poggi, altopiano sede di una antica fiera del bestiame, raggiungibile dal Passo del Muraglione e consigliabile della stagione più fresca. Più impegnativo, invece, il percorso che porta a Colle della Maestà attraverso il sentiero 10, da imboccare direttamente da San Godenzo.