Ecco l'Italia da scoprire in bici

Dalle città al mare, fino alle alte vette: tanti itinerari estivi dedicati ai cicloturisti

Tutta la famiglia in bici, una tendenza emergente

Tutta la famiglia in bici, una tendenza emergente

"Sotto questo sole è bello pedalare ma c’è da sudare" cantavano anni fa i Ladri di biciclette. Passa il tempo e il gruppo dei pedalatori in Italia si è fatto sempre più nutrito, e l’estate è la stagione ideale, anche perché ci sono le vacanze e cosa c’è di meglio del trascorrerle su due ruote? L’Italia offre molto, e i Bike Hotels nella penisola sono sempre più numerosi, attrezzati sia per ospitare cliente e bici, che per fornire il mezzo ed organizzare gite.

EMILIA ROMAGNA SCONOSCIUTA

L’Emilia Romagna offre diversi percorsi anche piuttosto lunghi, per arrivare in luoghi fuori dal turismo di massa, ancora con il fascino di un tempo.. Tra gli itinerari più famosi c’è la via Francigena: la guida La via Franchigena in bicicletta” ed. Terre di mezzo divide il tratto italiano in 23 tappe di circa 40 km. ciascuna. Il.tratto che riguarda l’Emilia Romagna è quello che va da Fidenza a Roma attraversando a il Po, arrivando a Piacenza, andando a sud-est costeggiando le colline in vista dell’Appennino, e attraversandolo dopo Parma quando si devia verso sud-ovest per andare al valico della Cisa. C’è poi la Ciclopista del Sole che da Mantova porta alle soglie di Modena, va verso Bologna e da qui a sud in direzione del lago di Suviana, vicino ai confini con la Toscana. Infine, c’è la Ciclovia Adriatica, che segue tutta la costa della regione, passando da Comacchio, Marina di Ravenna e Rimini. Per conoscere anche altri itinerari c’è il sito www.bikeitalia.it Parma, la food Valley

Scoprire le città in bici è un’esperienza da non perdere, e se pedalare farà venire appetito, non si resterà delusi soprattutto se ci si troverà nella terra del food: Parma, città creativa per la Gastronomia UNESCO. Ad accompagnare i turisti nel regno dell’enogastronomia parmigiana e del suo territorio è Bike Food Stories che organizza giri in bici di mezza giornata o di una giornata intera Tra gli itinerari in bicicletta, che vanno da tratte andata/ritorno di 20 a 50 km, si possono scegliere tour alla scoperta di Parma, Castello di Torrechiara, Vino & Parmigiano e Culatello di Zibello & Parmigiano; su richiesta ci possono essere visite ai caseifici e pranzi in cantina Sapore di sale… da Cesenatico a Cervia

Un viaggio nel mondo del sale, da vivere a pieni polmoni, pedalando lungo il mare  i profumi di salsedine. È lo speciale tour organizzato da alcuni hotel che parte dal mare di Cesenatico (FC) ed arriva dritto fino a Cervia (RA), la città delle saline, dove il MUSA – Museo del Sale apre le sue porte a cicloturisti e visitatori. Al Museo del Sal tra documenti ed attrezzi che ricostruiscono le vicende della civiltà del sale, si scoprono tante curiosità sulla storia di Cervia e del suo rapporto con il mare, sulle saline artigianali, sulle origini del territorio e i successivi sviluppi. Si possono osservare anche i resti provenienti da un’originale nave altomedievale.

IN TOSCANA PEDALANDO FRA LE CANTINE 

La Toscana è perfetta da percorrere in bici e gli itinerari non si contano. Fra i più curiosi ci sono forse quelli che abbinano pedalate… a bevute, ovvero gite in Chianti con visite a cantine e aziende enologiche. Ci sono anche percorsi sempre in bici a Firenze o a Livorno, per conoscere gli angoli più nascosti delle città e stancarsi meno che andando a piedi. Fra gli itinerari che la Guida Touring Italia in Bicicletta consiglia ci sono quelli vicino al mare nel Parco regionale Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli (Pisa) (info, www.parcosanrossore.org) . e nel promontorio dell’ Argentario,. Questo percorso ci porterà nella Maremma grossetana, da Capalbio all’Argentario passando da Porto Ercole e Porto S. Stefano, 76 km.. info: www.grossetociclabile.it).

ANDAR PER ABBAZIE NELLE MARCHE

Un modo suggestivo per scoprire le Marche in bici è quello che ci porta alle abbazie medioevali, un percorso di un centinaio di chilometri compreso nella Riserva dell’Abbadia di Fiastra e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che inizia dalla maestosa Chiesa romanica Santa Maria a Piè di Chienti, sulla sponda sinistra del Chienti, risalente all’anno 936.Il tour porta fra antiche chiese, monasteri, parchi naturali e piccoli paesi: un modo slow per conoscere l’entroterra di una Regione he è uno scrigno di tesori nascosti. (www.viagginbici.com) . SARDEGNA A PEDALI

Scoprire le meraviglie della Sardegna in bicicletta, pedalare tra Santa Teresa di Gallura e la Costa Smeralda respirando il profumo del mirto e riempiendosi gli occhi con il colore del mare. Anche nella splendida isola ci sono hotel attrezzatissimi per chi vuole fare una vacanza speciale. La Regione ha realizzato una “Guida cicloturistica della Sardegna” che raccoglie (da nord a sud) tutti gli itinerari e le proposte da poter seguire. Cinque itinerari, costruiti in tappe e sulla base delle bellezze dei luoghi da attraversare, sono un valido spunto per personalizzare le alternative. Per ogni tappa sono disponibili le cartine stradali, i road book descrittivi, i profili altimetrici e molto altro. Tra gli itinerari più suggestivi c’è quello che parte da Cagliari per terminare ad Oristano per una lunghezza totale di 350 chilometri ed un dislivello di oltre 4000 metri, un percorso che sceglie quando è possibile di evitare le strade trafficate, che richiede diversi giorni ma regala anche il tempo per godersi il mare - Info: www.bikeitalia.it/la-sardegna-in-bicicletta-tra-cagliari-e-oristano/ LA VIA SILENTE NEL CILENTO

La Via Silente è un percorso di 600 km, primo esempio in Italia di ciclovia che attraversa interamente un’area protetta, quella nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, il Cilento si estende nella zona meridionale della Campania, a Sud di Salerno, e va a delimitare, nella sua parte più estrema, il confine con la Basilicata. Si pedalerà fra colline ma anche monti, come il Monte Cervati, 1898 m s.l.m e il Monte Gelbison, conosciuto anche come Monte Sacro la cui cima, di 1705 m s.l.m., si raggiunge a partire da Novi Velia. Sono queste , le due sfide più ardue per chi decide di percorrere la ciclovia ma la fatica e il coraggio verranno ripagati dagli straordinari paesaggi offerti da queste due imponenti montagne. A rendere il tutto ancor più spettacolare è una vegetazione ricchissima di specie che va dalla Macchia Mediterranea al bosco misto, dal castagneto alle faggete secolari, fino agli alti pascoli con roccia affiorante. Ma a pochi km dalla cima di queste montagne ecco che si snoda la meravigliosa costiera cilentana che da Sapri fino ad Agropoli cambia aspetto innumerevoli volte, in un susseguirsi di spiagge di sabbia fine, falesie, insenature e promontori. La Via Silente lambisce la costa in più parti, nel tratto che da Pollica arriva a Castellabate passando per Pioppi, Acciaroli e Agnone come in quello che raggiunge il Golfo di Policastro partendo dal piccolo borgo di Morigerati. E si rimane senza parole di fronte la meravigliosa insenatura di Baia degli Infreschi, annoverata tra le spiagge più belle d’Italia. E’ sui promontori che circondano questa spiaggia che cresce la Primula Palinuri, endemismo e simbolo del Parco Nazionale del Cilento. A far da contorno a tutta questa natura, numerosissimi piccoli borghi sulle colline, affacciati sul mare. Ed è in questi centri abitati che in luglio e agosto si svolgono sagre e manifestazioni di ogni genere, da quelle religiosi- ai grandi eventi concertistici del Cilento costiero. Tra le manifestazioni più note la sagra dei piatti poveri di Stio, Mojoca, grande ritrovo degli artisti di strada a Moio della Civitella, il Palio del Grano a Caselle in Pittari. Info www.laviasilente.it

E IN MONTAGNA…

Pedalare in quota è una tendenza sempre più diffusa fra chi ama la vacanza slow, con la possibilità di arrivare in luoghi incontaminati. Una vacanza adatta a tutti, dalle famiglie agli sportivi ad oltranza che si cimentano sui sentieri più impervi.

Alto Adige, nei luoghi della Grande Guerra Dolomiti, una leggenda per gli amanti della mountain bike. Adrenalina, scenografia, natura. Ma con la guida giusta, chiunque può misurarsi in una vacanza in sella, anche famiglie con bambini. A cominciare da quella parte dell’ Alto Adige/Südtirol che è la zona ladina della Regione di Plan de Corones, accanto al Parco Naturale di Fanes-Sennes-Braies, uno dei più spettacolari itinerari per mountain bike d’Europa con 600 km di sentieri. Qui molti hotel offrono pacchetti proprio studiati per chi ama le escursioni in bici. Si potrà così scoprire Plan de Corones con la famiglia ma anche deliziare il palato fra baite e malghe. Molto apprezzati anche il tour tra i luoghi della Grande Guerra con le cascate di Fanes (1900 metri) e il Bike Shuttle Tour nella Valle di Braies Da ricordare poi che è alle porte  la gara KronplatzKing (dal 20 al 23 luglio 2017), un fine settimana da prenotare in anticipo perché i ciclisti in quota già stanno lustrano sellini e manubri. In Val D’Ega con bici e treno

La Val D’Ega ci mette le montagne, il sole e – se proprio serve – persino le biciclette. A chi viene nel cuore delle Dolomiti non resta che portare con sé la passione per le due ruote e il sogno di una vacanza tra Catinaccio e Latemar con le mani ben salde sul manubrio, le scarpe infilate nei pedali e lo sguardo proiettato sugli ineguagliabili paesaggi del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Tra le novità, le escursioni guidate in E-bike ogni mercoledì da Nova Ponente e ogni giovedì da Nova Levante . L’offerta è adatta a chiunque, dalle famiglie ai cultori delle biciclette elettriche, ma si propone di scaldare il cuore soprattutto agli. Gli albergatori dei Bikehotels della Val d’Ega - in grado di allestire una vacanza perfetta in sella, grazie a rigidi criteri di qualità - sono a loro volta biker appassionati e dispensano consigli preziosi sui percorsi più soddisfacenti. La Bikeschool Eggental e la Dolomiti Bike School sanno che ogni ciclista ha i propri gusti. I programmi includono allenamenti tecnici, gite per bambini, corsi di guida e enduro per freerider, trailsurfer e principanti. Da non perdere, il giro del Latemar, i vari trail sotto il Catinaccio, la nuova base presso la cabinovia di Nova Levante con il suo Funny-Flow-Trail, la spettacolare Sellaronda-Hero, enduro-rides nei parchi vicini e le gite panoramiche in Val d’Ega. Inoltre, con la Mountainbike card, gli appassionati di bici possono fare il famoso“Giro del Latemar” con una sola tessera e utilizzare a un prezzo vantaggioso tre impianti di risalita - Cabinovia Nova Levante, Cabinovia Predazzo e seggiovia Gardonè - in un giorno. Per chi vuole allargare il giro al Monte Lusia, è prevista una seconda card che comprende anche gli impianti Lusia. A partire da 17 euro per gli adulti, con trasporto bici incluso nel prezzo. Ma non finisce qui. Alla stazione a monte della cabinovia di Nova Levante, il BikeTrail Carezza si snoda lungo la suggestiva Val Nigra fino alla stazione a valle della cabinovia di Nova Levante, sviluppato su una lunghezza complessiva di circa 4,4 km e con un dislivello di 500 metri. Il Bike Park presso la stazione a monte della cabinovia dispone di un pumptrack e una jumpline ma anche di vari percorsi per esercitare e migliorare le proprie abilità di guida, mettendosi alla prova tra tornantini, rockgarden, drops, curve, bankedturn, scalini, balance-northshores e ostacoli per imparare i bunnyhops.  Per Informazioni: Val D’Ega Turismo  Tel. 0471 619500 ; sito web: www.valdega.com .

Val Pusteria con ruote e rotaie

Un reticolato di piste ciclabili lungo 600 km con viste panoramiche sulle vette dolomitiche si snoda in Val Pusteria, per gli esperti di bike, ma anche per famiglie con bimbi e per ragazze e ragazzi che vogliono provare l’esperienza dei tour in mountain bike e bici elettriche. Dal paese di Rio Pusteria parte la pista ciclabile fino a Lienz, per pedalare in tutto il territorio altoatesino. Dall’altro lato, la pista conduce fino a Bressanone, da cui si può prendere la bellissima Brennero – Bolzano, molto amata dalle famiglie e dai teenagers, 96 km che si snodano tra boschi e colline lungo il vecchio percorso del treno, tra paesini da favola, valli e paesaggi alpini. Pedalando verso sud, invece, si va verso il Lago di Garda. I percorsi sono accessibili per tutti, seguendo la rete ciclabile di “Bici Alto Adige”, che permette, con la Bikemobil card, di prendere treni e mezzi di trasporto da alternare alla bicicletta in tutta la provincia con un unico biglietto. E di lasciare quindi la bici in un punto noleggio, per poi riprenderne un’altra magari nel successivo. Val Venosta per Downhill ed Enduro

Ottanta chilometri di morbidi percorsi ciclabili da Resia a Merano. Una fitta rete di bike shuttle per partire dalle più spettacolari rampe di lancio della Val Venosta, dal Passo dello Stelvio fino al Passo del Forno, appena di là dalla Svizzera. Proposte e percorsi per Downhill ed Enduro con discese mozzafiato. E ancora la scuola di ciclismo Südtirolbike, con guide professioniste per arrivare sino a 3mila metri d’ebbrezza. Non bastasse, ci sono 300 giorni di sole all’anno. La scuola Südtirolbike che ha sede a Malles prepara programmi per uscite con un team di professionisti.

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